Domenico Pettinari, Caterina Artese e Massimiliano Di Pillo – rispettivamente Presidente del Movimento Politico “Pettinari per l’Abruzzo” e consiglieri comunali del movimento – hanno invitato tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione e al corteo di domenica 1 dicembre a Fontanelle per “sfilare sotto le case dei criminali”
“Partiremo con il corteo da Via Caduti per Servizio 39, davanti alla sede dell’associazione “Insieme per Fontanelle”, e percorreremo tutta la strada per sfilare sotto le case dei criminali, sotto ai fortini della droga, sotto le abitazioni degli abusivi, sotto gli alloggi dei tanti cittadini onesti costretti a subire violenze e aggressioni quotidiane. Effettueremo una sosta davanti al famigerato civico 15, dove solo alcuni giorni fa, a seguito degli sfratti, una mano criminale ha appiccato il fuoco costringendo quattro eroici poliziotti a gettarsi tra le fiamme per salvare bambini, disabili e anziani colpiti nel sonno. Grideremo a gran voce che non vogliamo più la criminalità in Via Caduti per Servizio, come non vogliamo più i fortini della droga e i mercanti di morte, bensì pace, tranquillità e legalità. Vogliamo soprattutto che la gente onesta possa sentirsi al sicuro: è urgenza un intervento dello Stato, che disponga immediatamente alcune misure improcrastinabili”. Così Pettinari che aggiunge.
“La prima misura consiste, a nostro avviso, nel disporre l’invio di corpo militare in ausilio alle forze dell’ordine, per sorvegliare quelle che consideriamo le zone più critiche della città, con priorità assoluta in Via Caduti per Servizio. La sorveglianza deve essere costante, con pattugliamenti a piedi per verificare che in questo fazzoletto di terra non si metta più a rischio la vita delle persone. La seconda misura dovrebbe contemplare l’invio di più uomini della Polizia di Stato e dei Carabinieri, perché quando si verificano emergenze simili a quella di alcune sere fa, se vi sono poche pattuglie disponibili in città si rischia di destinarle tutte in un solo punto della città, lasciando scoperti gli altri quadranti. Per attuare questa ultima misura basterebbe elevare la Questura a rango superiore. Davanti ad una emergenza conclamata serve la decisone politica, basta tecnicismi. Lo dicevo da tempo e non mi hanno creduto: non c’è più tempo per far lavorare la burocrazia, deve invece intervenire tempestivamente il decisore politico. I parlamentari pescaresi hanno il dovere di fornire risposte al proprio territorio, specie quelli di maggioranza che governano il Paese e dunque le Forze di Polizia e l’Esercito. Sono già passati troppi giorni dall’audizione dei parlamentari pescaresi in commissione sicurezza a Pescara e quello che abbiamo ricevuto come risposta, ad oggi, è solo un assordante silenzio!”.
“Mi auguro che i parlamentari intervengano immediatamente, perché i Ministeri possano nel giro di quale giorno impartire le necessarie disposizioni per attuare quanto da me richiesto. Purtroppo, ad oggi, tutto tace: se tutto ciò non verrà fatto in tempi brevissimi, dovremo essere consapevoli che in Via Caduti per Servizio potrebbero verificarsi situazioni dalla portata irreversibile. Unitamente a questa richiesta torno a stigmatizzare le modalità di sfratto introdotte dal Comune. È assurdo sfrattare una famiglia e limitarsi a murare la porta lasciando l’appartamento vuoto non assegnato per oltre 30 giorni: lasciare l’appartamento murato significa rischiare che l’abusivo rientri, sfondando la porta”.