Festival dannunziano: dopo la musica da domani incontri, serie Tv e lirica

Federico Palmaroli con le più belle frasi di Osho e la presentazione della serie tv ‘Fiume’, l’attore Edoardo Siravo con il soprano Chiara Tarquini e il cortometraggio sui 100 anni della Coppa Acerbo saranno alcuni dei momenti clou domani del “Festival dannunziano – Pescara è uno Spettacolo”. Ieri sera in tantissimi per il concerto di Coez e Frah Quintale

“L’inizio del Festival è stato assolutamente effervescente come i fuochi d’artificio che prima di mezzanotte hanno chiuso lo spettacolo di Coez e Frah Quintale, ultimo concerto del loro tour, una tappa costruita appositamente e su misura per il nostro Festival e per Pescara – ha commentato il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, ideatore del Festival -. E lo abbiamo compreso e sentito dalle parole dei due artisti che dal palco hanno lanciato messaggi di amore, di fratellanza, di solidarietà alle migliaia di ragazzi che per due ore e mezza hanno cantato a squarciagola i successi del duo e soprattutto hanno ascoltato e applaudito quelle parole che per la nostra città, dopo quanto accaduto, hanno un peso specifico di grande significato. Anche per questo abbiamo scelto due artisti giovani, che sapessero parlare e arrivare dritto al cuore dei ragazzi, per ricordare loro il valore della vita che non va mai sprecata”. Ma ieri ad aprire l’intera kermesse è stato l’annuncio che da giorni è stato rimbalzato sui canali istituzionali, ovvero l’acquisizione, da parte della Regione Abruzzo, del Fondo Paglieri, 14mila volumi con relative scaffalature per 150 metri quadrati di sviluppo che la stessa Regione donerà al Comune di Pescara e che potrebbe trovare posto proprio all’interno dell’Aurum. “Quella di Pescara sarà, assieme a quella del Vittoriale, la Biblioteca dannunziana più importante dedicata alla vita e all’opera del poeta nato nella nostra città – ha spiegato il Presidente Sospiri -. L’acquisizione comprende l’Opera Omnia di Gabriele d’Annunzio e diverse edizioni di pregio e piani dell’opera, compresa dei relativi Indici; le edizioni dell’opera dannunziana del “Vittoriale degli Italiani” e “dell’Oleandro”; le raccolte mondadoriane nelle diverse edizioni; le opere di critica, le biografie, i saggi, gli atti di convegni, gli estratti, i numeri speciali delle riviste, che prendono in considerazione la bibliografia completa concernente la figura e l’opera di d’Annunzio dal 1870 al 2017. I volumi sono suddivisi per soggetto (Fiume, Guerra, Fasciamo, Storia, Arte, Roma, Eleonora Duse, Cinema, Teatro, Città, Sincroni, Lingua e Letteratura). Poi ancora ci saranno i dizionari e le enciclopedie tematiche; manifesti, locandine, stampe. Oltre alle rare serie complete dell’Opera Omnia, nel fondo si rintracciano molti saggi non più reperibili sul mercato. Nella Biblioteca acquisita dalla Regione Abruzzo confluirà anche la più recente bibliografia edita dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e i doppioni degli spartiti e delle partiture dannunziane nonché le copie degli autografi acquisiti dal Vittoriale. Al valore della biblioteca si deve aggiungere quello delle scaffalature in legno nelle quali la collezione era conservata ad Alessandria”. E ieri la prima sezione della giornata si è chiusa con l’omaggio di edizioni storiche del pregiato Aurum a tutti i relatori.

La terza giornata, domani lunedì 2 settembre, si aprirà alle 17 all’Aurum, Sala d’Annunzio, con la presentazione del libro ‘Il Vate e l’Architettura. Gabriele d’Annunzio tra Estetismo ed Eclettismo’ di Raffaele Giannantonio, Claudio Varagnoli e Paolo Lagazzi, docenti della Facoltà di Architettura dell’Università d’Annunzio. La pubblicazione analizza il rapporto tra Gabriele d’Annunzio e l’architettura, per lungo tempo tenuto in bassa considerazione dalla critica architettonica. Al contrario le sue competenze emergono negli scritti in cui emerge la capacità di trasmettere al lettore, attraverso immagini estremamente efficaci, i tratti caratterizzanti di un monumento o di una città. Il primo dei sei temi in cui lo studio si articola (Dialogo con l’architettura) è dedicato alle descrizioni degli edifici del passato e del presente in rapporto alle differenti modalità stilistiche impiegate dall’autore. Il secondo tema (L’architettura di Roma Capitale), riguarda invece specificamente l’attività di giornalista del giovane abruzzese che, giunto a Roma a vent’anni, inizia a collaborare con il giornale “La Tribuna”. Segue quindi il terzo tema (d’Annunzio e la casa), che analizza il rapporto del Vate con l’ambiente domestico, fondamentale nella costruzione della sua esistenza come Gesamkunstwerk. Lo svolgimento del quarto tema (La Guerra, l’Arte e l’Architettura), conferma come i riferimenti al dibattito architettonico sviluppatosi in quel periodo siano il frutto di una lettura meditata e approfondita. Il quinto tema (d’Annunzio e la Città), completa lo studio del rapporto di Gabriele d’Annunzio con l’architettura in quanto il suo interesse non si limita all’edificio singolo, ma abbraccia l’intera realtà urbana. L’ultimo tema (d’Annunzio e Pescara: le ragioni di un’assenza) esamina la reale incidenza del Vate sullo sviluppo dell’architettura della sua città natale.

Ore 18 – Aurum – Sala d’Annunzio, secondo evento della giornata co-organizzato con l’Università ‘d’Annunzio’, con la presentazione ‘La città futura. Il film La Nave (1921): genesi e gestazione’ di Andrea Nanetti, docente dell’Università di Tecnologia di Singapore, Antonella Del Gatto e Ugo Perolino. Il professor Nanetti ha ricostruito genesi e gestazione del film, fino al restauro, nell’ambito del programma “Cinema ritrovato” della Cineteca del Comune di Bologna, a partire da un negativo su supporto nitrato, incompleto e largamente decomposto, conservato dalla Cineteca Italiana di Milano, e da un positivo d’epoca della versione spagnola, anch’esso incompleto e parzialmente decomposto, conservato dalla Filmoteca Española. Ne parlerà (da remoto) presentando alcuni spezzoni del film, anche in vista di una possibile futura proiezione pubblica a Pescara, sull’esempio di quelle già svolte a Venezia e in Giappone
Alle ore 19 – Aurum – Sala d’Annunzio – Proiezione del Cortometraggio sui 100 anni della Coppa Acerbo ‘Scacco alla Rondine’ di Fabio Marrone alla presenza del regista americano Vincent Scarza;

Ore 20 – Aurum – piazzale Michelucci spazio a Federico Palmaroli che con il Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri presenterà la serie Tv che andrà in onda su Netflix ‘Fiume’ realizzata insieme, per poi chiudere con lo spettacolo di satira ‘Le più belle frasi di Osho’.

Ore 21 – Aurum – Sala d’Annunzio “Concerto – Recital Puccini e D’Annunzio – Antefatto e cronaca di un rapporto mai nato” – con l’attore EDOARDO SIRAVO e Chiara Tarquini. Il 2024 è l’anno in cui ricorre il centenario della morte di Giacomo Puccini e tanti sono i concerti e gli eventi culturali che si stanno susseguendo in Italia e all’estero per celebrare uno dei massimi compositori della storia. Contemporaneo del Vate, i due cercarono più volte di collaborare per la creazione di un’opera che unisse “il melodramma al dramma moderno”. Tale collaborazione non avvenne mai o, per meglio dire, non pro­dusse mai risultati. Ci si è chiesti spesso il perché. Critici e studiosi di vario orientamento hanno tentato di fornire risposte. Il Concerto proposto introduce al rapporto tra i due personaggi chiave della cultura italiana dell’epoca, con l’esecuzione delle più celebri arie per soprano, tratte dalle opere -capolavoro pucciniane Tosca, La Boheme, Madama Butterfly, La Rondine, Turandot, eseguite da Chiara Tarquini con il maestro Raffaele Di Berto al pianoforte. Parallelamente la musicologa Diana De Francesco ricostruirà il contesto socio-culturale e il confronto tra il massimo compositore e il più celebre poeta del periodo, con digressioni di carattere storico – letterario e breve illustrazione dei brani in repertorio. L’attore Edoardo Siravo interpreterà alcune lettere tratte dal loro carteggio e celebri versi dannunziani. Il recital si concluderà con alcune famose romanze di Francesco Paolo Tosti e d’Annunzio, con relativo commento musicale.