Il gruppo consiliare del PD, in Regione e al Comune di Pescara, presentano una doppia interrogazione sull’incendio alla Pineta Dannunziana dello scorso agosto. Nel mirino delle opposizioni il delicato tema della prevenzione, anche “nell’ottica di prevenire danni futuri”
Due documenti politici, uno in Comune e uno in Regione, calibrati sulle rispettive competenze degli enti, saranno discussi dai rispettivi gruppi consiliari di centrosinistra e del Partito Democratico.
Nei documenti elaborati, chiamando in causa ogni Ente per le sue specifiche competenze, si richiede, nello specifico: “Al Comune di Pescara, se gli strumenti previsti dallo stesso per le attività di prevenzione e sorveglianza incendi nel ‘Piano preliminare di previsione e di prevenzione del rischio di incendi boschivi’ per la Pineta Dannunziana, redatto nel 2021 e parte integrante del complessivo ‘Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi’ della Regione Abruzzo, siano stati effettivamente messi in atto”.
Si parla, più concretamente, della rimozione della vegetazione erbacea ed arbustiva, prima della stagione estiva da ripetersi in relazione alle condizioni climatiche, interventi selvicolturali, manutenzione di viali tagliafuoco ‘naturali’, manutenzione semestrale delle ‘bocchette’ antincendio e l’installazione di nuove laddove non sono presenti (2 su Via V. Pepe e 4 lungo il percorso prospiciente la Chiesa Stella Maris), attivazione di un controllo capillare nei periodi e nelle ore di massima allerta anche attraverso l’installazione di un sistema di telecamere e con le squadre di protezione civile, apposizione di idonea segnaletica, ripuliture periodiche, attivazione di nuclei di volontari di pronto intervento e di corsi di formazione, l’acquisto o il potenziamento di attrezzature di base, idoneo abbigliamento, dpi, sistemi di comunicazione e avvistamento.
L’altra questione è, invece, quella legata all’aggiornamento del Piano di Emergenza Comunale, oggetto anche dell’interpellanza presentata in Regione, che ha competenza in materia di Protezione Civile. Il Piano Comunale, infatti, aggiornato nel 2020, “appare lacunoso di informazioni in merito alla prevenzione degli incendi boschivi, elaborate dallo stesso Comune con il Piano preliminare di previsione e di prevenzione del rischio di incendi boschivi, che dovrebbero esserne parte integrante, sulla base sia della normativa nazionale che dell’articolo 28 del Piano di Assetto Naturalistico della Pineta. Si chiede pertanto alla Regione se il Piano di Emergenza Comunale sia adeguato nella parte relativa agli incendi boschivi”.
“I documenti nascono per comprendere se, a fronte dell’allerta ‘Alta’ diramata dalla Regione per il giorno 1 agosto, il Comune di Pescara, il cui territorio è classificato dalla Regione ad alto rischio per più del 10% della superficie totale a rischio incendi, come quello di un terzo dei Comuni abruzzesi, avrebbe dovuto attivarsi con le necessarie misure preventive di salvaguardia, tra le quali anche l’emissione di un’ordinanza comunale, e quanto sia stato effettivamente attuato in quei giorni, in cui gli incendi stavano già colpendo la Provincia di Pescara. Come gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione e gruppi consiliari di centrosinistra al Comune di Pescara abbiamo voluto attuare un’azione sinergica, volta da un lato a chiedere informazioni sul passato e dall’altro a tenere alta l’attenzione in vista della prossima stagione estiva; non possiamo permettere che la nostra città sia colpita nuovamente da eventi di tale violenza e gravità come l’incendio della scorsa estate”.