Pescara: espulso 47enne straniero arrestato per violenza sessuale

Un cittadino straniero di 47 anni è stato espulso dal territorio nazionale dopo che, il 4 settembre, era stato arrestato dalla Polizia di Pescara per violenza sessuale nei confronti di una commessa

Nella serata di ieri, il 47enne straniero è stato sottoposto a espulsione e trattenimento presso un Cpr (centro per il rimpatrio). L’uomo era stato tratto in arresto in flagranza di reato dagli agenti della Questura e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria. In seguito alla convalida dell’arresto, il gip del Tribunale di Pescara aveva applicato nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Il questore di Pescara, in seguito alla scarcerazione, accertandone
l’irregolarità sul territorio nazionale, ne ha disposto il trattenimento presso un Centro di Permanenza, dove verranno acquisiti i documenti necessari all’effettivo rimpatrio
nel Paese di origine.

I CPR sono luoghi di trattenimento dei cittadini stranieri in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione.

Quando non è possibile eseguire con immediatezza l’espulsione mediante accompagnamento alla frontiera o il respingimento, a causa di situazioni transitorie che ostacolano la preparazione del rimpatrio o l’effettuazione dell’allontanamento, il questore dispone che lo straniero sia trattenuto per il tempo strettamente necessario presso il centro di permanenza per i rimpatri più vicino, tra quelli individuati o costituiti con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

In tali strutture lo straniero deve essere trattenuto con modalità tali da assicurare la necessaria assistenza ed il pieno rispetto della sua dignità. Il trattenimento è disposto con provvedimento del questore per un periodo di 30 giorni, prorogabile fino ad un massimo di 90 giorni. In casi particolari il periodo di trattenimento può essere prolungato di altri 30 giorni.