Festa di Sant’Andrea senza i tradizionali fuochi d’artificio finali. Lo annuncia il Comitato festa, spiegando che una “questione tecnica” blocca uno degli spettacoli più amati. Superati invece i problemi per la processione in mare, che uscirà domani
Fuochi annullati. La comunicazione ufficiale è arrivata dal presidente del Comitato festa di Sant’Andrea Massimo Di Francesco e dai componenti Massimo Camplone, Enio Maione, Lanfranco Sabatini e Riccardo Padovano.
“Dobbiamo avvisare la cittadinanza e i tanti turisti che in questi giorni sono a Pescara “, dice Padovano, portavoce del Comitato festa, “che i fuochi pirotecnici che si dovevano tenere lunedì come da quasi ottant’anni non si potranno effettuare per una questione tecnica. Noi avevamo affrontato in passato la questione sistemando i fuochi sulla diga foranea e quindi mettendo in sicurezza uno degli spettacoli più belli dell’Adriatico, e tre anni fa avevamo detto che su quella muraglia c’è una scaletta che non è nelle migliori condizioni e che doveva essere manutentata, sistemata e messa in sicurezza”.
“La nostra richiesta come quella della Capitaneria di porto”, continua Padovano, “era stata fatta tre anni fa al Provveditorato delle opere pubbliche dell’Aquila che ha competenza e titolarità su quella infrastruttura, che riguarda anche il materiale che si trova all’interno della vasca di colmata e parliamo di circa 200mila metri cubi di materiale che secondo gli accordi del tempo, 11 anni fa, doveva essere smaltito dalla ditta che aveva eseguito i lavori e invece è ancora lì. Detto questo è impensabile che uno spettacolo come quello dei fuochi d’artificio non possa svolgersi”.
Il Comitato festa di Sant’Andrea ricorda inoltre che, oltre ai problemi dei fuochi, c’è stato anche quello della processione in mare.
“Avevamo deciso”, spiega Padovano, “che la barca individuata per portare la statura del santo in mare era la motopesca Fabio, imbarcazione di 26 metri che aveva portato il santo anche nel 2019. Poi però è arrivata una disposizione ministeriale che indicava l’utilizzo di una imbarcazione di non oltre 20 metri lineari. Per questo in poche ore, abbiamo dovuto individuare un nuovo natante, Nicola Padre, messo a disposizione da Giacomo e Guerino De Masis, tramite Massimo Camplone. Alla fine siamo riusciti a organizzare per domani la processione in mare, così come le bancarelle e tutti gli altri eventi della festa, ma chiaramente si rompe una tradizione che vedeva i pescatori rimanere a terra il lunedì dopo i fuochi pirotecnici”.
Domenica notte invece la marineria uscirà in mare proprio per l’assenza dei fuochi e recuperando alla fine la giornata di lavoro considerando il prossimo imminente fermo pesca.
“Alla fine i fuochi non li vedremo ma”, conclude Padovano, “ci organizzeremo per il prossimo anno”.