Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ ex vicesindaco di Pescara, Berardino Fiorilli, il quale torna a chiedere l’utilizzo dei parcheggi lungo la strada parco nel fine settimana e durante tutto il periodo estivo.
Basta con le assurde sperimentazioni in piena estate, Azione Politica chiede l’immediato ripristino dei parcheggi estivi sulla strada parco a servizio non dei balneatori, ma degli utenti della spiaggia di Pescara
“La finisse l’assessore Diodati con i voli pindarici: se avesse voluto veramente sostituire quei posti auto con un bus navetta da far transitare lungo l’asse filoviario, avrebbe dovuto avviare l’iniziativa già da almeno due mesi, per dare tempo ai cittadini di abituarsi e di prendere confidenza con il mezzo. È impensabile cominciare ora, ben sapendo che si tratterà di un fallimento con costi a carico degli stessi pescaresi e che quei bus navetta viaggeranno praticamente vuoti. Se vuole salvare l’estate pescarese deve avviare subito le procedure per ripristinare le aree di sosta lungo via Castellamare ricordando che è già in netto ritardo e che comunque oggi sabato e domenica chi vorrà venire al mare nelle concessioni della riviera nord, dovrà arrivare all’alba per trovare un buco in cui lasciare il mezzo o parcheggiare sul marciapiede rischiando la rimozione dell’auto”. Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli intervenendo sulla querelle parcheggi-sì-parcheggi-no sulla strada parco.
“L’utilizzo della strada parco come area di sosta esclusivamente per il periodo estivo è stata un’idea geniale del centrodestra che, a fronte di una carenza cronica di parcheggi del nostro territorio, ha trovato, a inizio consiliatura, una soluzione straordinaria, restituendo una funzionalità a un asse stradale praticamente deserto nei giorni d’estate e, al tempo stesso, trovando una valvola di sfogo strategica per la nostra economia turistica – ha ricordato l’avvocato Fiorilli -. E quell’idea è stata così ottima che, dopo aver passato cinque anni a polemizzare, accusare e criticare il centrodestra, la giunta Alessandrini ha copiato quello stesso provvedimento, dovendo ammettere di aver torto dinanzi a tutta la città. L’assessore Diodati però, quest’anno, sembra volersi distinguere e, tirato per la giacchetta dalle associazioni ambientaliste a seconda della stagione, avrebbe deciso di non ripristinare per l’estate 2018 i parcheggi sulla strada parco e, piuttosto, di sostituire gli oltre mille posti auto con i bus navetta da far transitare sulla strada parco per permettere agli utenti, teoricamente, di parcheggiare il mezzo privato sulle aree di risulta, e raggiungere, con la navetta il proprio stabilimento. Idea innovativa, peccato che sia tardiva: siamo sempre stati favorevoli all’apertura al traffico dei mezzi pubblici della strada parco, che non è una riserva indiana da tutelare, mandando alla malora il resto della città, ma è una carreggiata stradale come molte altre e, in quanto tale, va aperta al traffico veicolare preferibilmente pubblico. Ma è assurdo e impensabile ipotizzare di avviare una simile sperimentazione in piena estate, il 16 o il 20 giugno, ormai è tardi. Se l’assessore Diodati veramente avesse voluto provare una simile sperimentazione, che pure non ci vede pregiudizialmente contrari, avrebbe dovuto opportunamente istituire quel bus navetta già ad aprile o maggio, per avere il tempo di informare i cittadini e consentire loro di prendere confidenza con la disponibilità del mezzo. Oggi la presenza della navetta sarebbe già entrata nella routine e la scommessa sarebbe stata anche accettabile, ma farlo il 16 giugno significa solo massacrare l’economia balneare. Dopo l’ultimo fine settimana con la riviera chiusa e le strade congestionate per Ironman, gli utenti del nostro litorale non faranno ulteriori sconti: già domani e domenica, in condizioni di bel tempo, come si prevede, le nostre spiagge dovrebbero registrare il pienone, ma è evidente che questo non accadrà se i cittadini, arrivati a ridosso del mare, non troveranno un parcheggio in cui potersi fermare. E non parliamo solo dei pescaresi, che potrebbero ripiegare sul venire a piedi o usare la bicicletta, ma parliamo soprattutto di coloro che arrivano dai comuni vicini, dall’entroterra, perché è impensabile chiedere a un cittadino di Pianella di venire al mare a Pescara in bici, magari portandosi dietro nonna, bambini e giochi da spiaggia. Ed è evidente – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – che se domani quei cittadini non troveranno un parcheggio, non faranno altro che proseguire la propria marcia preferendo al mare di Pescara una spiaggia poco più a nord o a sud. Il risultato sarà una spiaggia tristemente deserta, con danni economici incalcolabili. Azione Politica chiede dunque all’assessore Diodati di ripristinare già da subito la disponibilità dei parcheggi estivi lungo la strada parco, e, contemporaneamente, anche di avviare la sperimentazione con i bus navetta, ricordando, del resto, che la stessa Tua ha annunciato l’imminente impiego dei mezzi a metano sulla strada parco entro la fine del 2018. Oggi, tra divieti di balneazione ballerini, sversamenti di liquami nel fiume e nel mare a ogni pioggia, e il traffico caos, Pescara e i suoi imprenditori non possono permettersi altri passi falsi, che pagheremmo caro per i prossimi dieci anni”.