Il Parco D’Avalos diventa “scena del crimine” per il Seminario di Odorologia forense applicata ai cani addestrati alla ricerca di persone attraverso le tracce olfattive.
Per due giorni il Parco D’Avalos si è trasformato in una grande scena del crimine. Due giorni nella Riserva Dannunziana per un seminario di “odorologia biologica forense” applicata alle tecniche di ricerca di sospettati attraverso l’uso di cani addestrati al “mantrailing”, la disciplina che permette di individuare e seguire il percorso compiuto da una persona grazie all’azione di un cane adeguatamente istruito. A promuovere l’iniziativa le associazioni Abruzzo K9 e Mare e monti team cinofilo Genova, in collaborazione con l’educatore cinofilo Francesco Sacco.
L’odorologia forense sta prendendo piede anche nel nostro Paese (il termine odorologia non figura ancora nei nostri vocabolari) ed è la metodologia che ha lo scopo di rintracciare e utilizzare tracce olfattive lasciate dagli autori di reato per la loro successiva identificazione (si raccolgono le impronte olfattive lasciate sulla scena del crimine, si immagazzinano e si sottopongono a perizia con l’impiego dei cani, per stabilire la presenza di determinate persone sul luogo del delitto. Il processo funziona anche all’inverso: si può cioè prima far annusare al cane il sospettato ed in seconda battuta portarlo sulla scna del crimine per capire, attraverso il suo comportamento se il sospettato è stato presente sul luogo del delitto.