Un progetto di studio e ricerca, nella storia, sul tema dei diritti delle donne, condotto dagli studenti del Liceo “G. Marconi” di Pescara e culminato in un convegno che si è tenuto nei giorni scorsi al “Flaiano”.
I docenti universitari Claudio Perolino e Fiorenza Taricone; la giornalista, scrittrice e presidente dell’Associazione “il Sentiero della Libertà” Maria Rosaria La Morgia; lo storico e studioso Licio Di Biase, al cospetto di 430 studenti del Liceo “G.Marconi” per un confronto su un tema delicato quanto importante, come quello dei diritti delle donne nella storia. Un percorso di ricerca storica che ha coinvolto ben 20 classi del triennio e 25 docenti del Dipartimento Storia del liceo nell’ambito della Giornata della Storia.
“E’ stato un lavoro portato avanti per mesi dai nostri ragazzi – ha spiegato il Dirigente Scolastico, la professoressa Giovanna Ferrante – grazie al coordinamento dei nostri docenti e che ha fatto emergere questioni anche controverse sul ruolo delle donne nei più importanti eventi storici. Al di là del prestigio dei relatori che ringraziamo per il loro contributo, i veri protagonisti sono stati i ragazzi che hanno posto domande estremamente pertinenti su varie tematiche legate ai diritti delle donne.”
Tema che ha particolarmente appassionato i ragazzi, quello della Resistenza e della ricostruzione post-bellica in Italia con le numerose figure femminili, spesso non abbastanza riconosciute, che hanno dato un contributo fondamentale, in particolare in quella che viene definita la Resistenza Civile ed Umanitaria, ma anche nella fase costituente del nostro paese e nel processo di sviluppo, soprattutto sull’aspetto umanitario, dell’Italia dal dopoguerra agli anni del boom economico. Su questo la giornalista scrittrice Maria Rosaria La Morgia, rispondendo alle domande dei ragazzi, ha raccontato storie di donne poco conosciute, ma che si sono rivelate, per il loro impegno civile e sociale, assolutamente determinanti nel processo di consapevolezza verso la conquista della libertà e di riconoscimento dei propri diritti:
“Gli studenti, ma soprattutto le tante giovani studentesse che hanno lavorato con grande entusiasmo su questi temi – dice la giornalista scrittrice Maria Rosaria La Morgia – devono attingere a piene mani dal coraggio di quelle donne e non devono avere paura affrontando un percorso, non facile, di rivoluzione assolutamente pacifica, come ha ricordato spesso la grande Natalia Ginzburg, prigioniera in un campo proprio qui in Abruzzo a Pizzoli, quando diceva che loro erano state costrette ad imbracciare le armi, visto il drammatico contesto storico, ma oggi è possibile portare avanti una sorta di Resistenza civile e pacifica, con uno sguardo non violento, per l’affermazione dei propri diritti ed in difesa della propria libertà.”