Il vice sindaco e assessore alla pubblica istruzione di Pescara, Gianni Santilli, è colpito dalla solidarietà dimostrata da tutte le scuole cittadine che si preparano ad accogliere i bimbi profughi, arrivati dall’Ucraina.
Già alcuni che hanno parenti in Italia e dunque conoscono la lingua, si sono ambientati nelle varie classi, ora si è in cerca di mediatori culturali e con la sinergia dell’ufficio scolastico provinciale ci si adopera per accogliere al meglio questi piccoli. Santilli precisa che l’aspetto sanitario è fondamentale per fare entrare questi bimbi a scuola in tutta sicurezza, tamponi e vaccini per sfidare il Covid. Intanto nel centro di Portanuova c’è una lingua universale, quella dei colori e dei disegni, i bambini ringraziano i loro coetanei con fogli e dipinti che rendono i locali di prima accoglienza quasi familiari. Santilli ringrazia tutte le scuole cittadine e la disponibilità dei dirigenti scolastici ad accogliere i piccoli ucraini. Ora, dopo l’aspetto sanitario, si devono trovare mediatori culturali soprattutto per la lingua e per una integrazione più rapida con gli altri alunni. La volontà c’è, spiega Santilli, e la città di Pescara è ancora una volta aperta ad aiutare questi piccoli, alcuni dei quali anche orfani, sfuggiti alle bombe e a una guerra di cui forse non hanno nemmeno consapevolezza.
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