A Pescara apre “Rigenerazione Sociale 2025”, ciclo di sei conferenze con filosofi e intellettuali, oggi l’ospite è Maurizio Ferraris
È partito oggi, al Comune di Pescara, il ciclo di conferenze “Rigenerazione sociale 2025”, organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali. Sei gli appuntamenti previsti, da aprile a ottobre.
«Questo ciclo di conferenze – spiega il sindaco Masci – rappresenta un salto di qualità nel rapporto tra l’Ente Comune e la cittadinanza, perché oggi sempre di più abbiamo bisogno di cittadini che si sentano parte integrante di una comunità. Ne abbiamo bisogno perché sono troppi i segnali che ci arrivano dalla società di uno iato tra il singolo e la comunità. E allora il Comune – ha osservato il primo cittadino – che è un Ente che fornisce servizi e che è inserito in tutti i gangli del territorio e della società in cui si sviluppa questo territorio, non può esimersi da creare momenti di dibattito, di confronto, di riflessione, che coinvolgano i cittadini proprio nel senso di comunità. Con questo ciclo di conferenze, abbiamo utilizzato lo spazio del sociale perché è quello che ci permette di arrivare di più alle situazioni più complesse, dalle persone in difficoltà ai giovani. La qualità dei relatori delle conferenze – ha concluso Masci – è segno di una qualità alta del Comune».
Il coordinatore scientifico di “Rigenerazione sociale 2025” è Vito De Luca, anche moderatore degli incontri. Il tema sostanziale della manifestazione è il rapporto tra il cittadino e la città.
Oggi, con un approccio filosofico, si è parato di Intelligenza artificiale con uno dei più grandi filosofi contemporanei, docente all’Università di Torino: Maurizio Ferraris. La lezione di era intitolata “Il burattino e il bambino: intelligenza artificiale e intelligenza naturale”.
Il 23 aprile, invece, il professore Simone D’Alessandro, dell’Università d’Annunzio Chieti-Pescara, si intratterrà su “Città medie coesive e attrattive. Buone pratiche per rigenerare la comunità”, proponendo un progetto per le aree interne che valorizzi la natura incontaminata, le tradizioni, l’inclusione, l’accessibilità dei costi, la coesione sociale e la qualità della vita.
Il 7 maggio sarà la volta del Pro Rettore dell’Università di Parma, Simone Baglioni, che da anni si occupa, sotto l’aspetto sociologico, dei giovani e delle nuove generazioni, con uno specifico riguardo all’immigrazione di seconda generazione. Il titolo della sua conferenza sarà “Giovani, scuola e democrazia. Come tornare al valore emancipatorio dell’educazione/formazione”.
Nello stesso mese, il 20 maggio, Giulia Maria Labriola, professoressa ordinaria di Filosofia del diritto all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, e autrice di numerose pubblicazioni sul rapporto cittadino-città, proporrà una riflessione chiamata “Spazi di cittadinanza”.
In autunno, il 26 settembre, si ripartirà con la professoressa Laura Polverari, associata di Scienze Politiche all’Università di Padova e consigliera d’amministrazione di Svimez, l’associazione per lo Sviluppo dell’industria del Mezzogiorno. La conferenza di Polverari sarà dedicata alla “Giustizia sociale e territoriale nelle nuove politiche Ue”.
“Rigenerazione sociale 2025” si concluderà con uno dei più noti antropologi viventi, il professore Marco Aime. professore ordinario di Antropologia culturale all’Università di Genova: il 24 ottobre esplicherà il concetto del vivere comune, con una relazione che si chiederà “Cos’è una comunità (o cosa non è”).