Il fiume Pescara come risorsa e non come struttura ambientale ritenuta da sempre marginale.
È lo spirito che ha spinto i sindaci, o i loro delegati, di 17 Comuni a sottoscrivere il Manifesto di intenti Contratto di fiume Pescara, che da ieri anima e muove amministratori e stakeholders i quali dovranno essere inevitabilmente i protagonisti della valorizzazione del corso d’acqua che dal capoluogo risale verso l’interno fino a Popoli, rappresentando di fatto un’arteria vitale sia dal punto di vista naturale che identitario.
La finalità dell’intesa, siglata nella sala consiliare del Comune di Pescara, è di attivare strategie e politiche condivise riguardo alla prevenzione del rischio, alla protezione del sistema fluviale, alla valorizzazione delle risorse ambientali e allo sviluppo locale sostenibile socio-economico, attraverso la pianificazione e la programmazione strategica integrata.
La Provincia di Pescara e i 17 Comuni della Val Pescara, di cui Pescara è Capofila, coordinati dalla Regione Abruzzo, si sono nei fatti impegnati a favorire azioni di comunicazione e di partecipazione nell’ottica di arrivare in tempi brevi alla condivisione e alla definizione di una procedura univoca che metta in campo le iniziative di sviluppo del territorio in buona parte già individuate.