Pescara: il “porta a porta” in centro non piace ai cittadini

Ben due iniziative distinte, ma con il medesimo obiettivo, quello di suggerire all’Amministrazione Comunale di Pescara di rivedere le sue strategie sulla raccolta porta a porta nel pieno centro della città. Da una parte la petizione di Acu e M5S e dall’altra la protesta del Movimento “Pettinari per l’Abruzzo”.

Porta a porta nel centro di Pescara, esperienza da rivedere visti i risultati in altre zone della città meno antropizzate. Fila di mastelli sul marciapiede o peggio ancora buste abbandonate sulla strada, un problema che aumenterebbe di più la sua portata se pensiamo alla densità abitativa nelle zone centrali di Pescara. Da qui ben due iniziative, con tanto di petizione, da parte di Associazione Consumatori Uniti e M5S con già oltre mille firme raccolte e il Movimento Pettinari per l’Abruzzo. Va rivisto il porta a porta,. Magari con più rassicuranti isole ecologiche, e poi va anche fatta chiarezza sullo smaltimento, anche se da questo punto di vista c’è da registrare la nota del Presidente di Ambiente Spa Ricardo Chiavaroli che parla di filiera tracciata, trasparente con procedure rigide e regolamentate dalla legge, utilizzando impianti individuati con procedure pubbliche. Ma intanto molti cittadini a fatica risecono a convivere con buste e bustoni davanti ai portoni e mastelli lungo i marciapiedi.

“Continueremo con la raccolta firme anche per tutto il mese di aprile – ci riferisce Paolo Sola Consigliere Comunale del M5S – e abbiamo già chiesto un Consiglio Comunale Straordinario sul tema, per cercare di far capire a questa Amministrazione Comunale che il porta a porta in centro è praticamente impossibile”

“Pescara è la settima città in Italia per densità abitativa nel centro urbano – fa notare Domenico Pettinari – come si può pensare di imporre un porta a porta in palazzi con centinaia di condomini, ma ve li immaginate centinaia di mastelli lungo il marciapiedi? La nostra proposta non è contro la raccolta differenziata che, anzi, va incoraggiata e rafforzata, ma al posto di questi spettacoli indecorosi delle più rassicuranti isole ecologiche, molto più pratiche.”