La scuola è finita, appuntamento all’anno prossimo. Sì, ma dove? I ragazzi del Liceo Marconi di Pescara, la cui sede è prossima alla demolizione, purtroppo non sanno ancora cosa rispondere. A segnalare l’incertezza sono i consiglieri del Partito democratico che oggi, davanti al Marconi, hanno anche incontrato le rappresentanti di Istituto. La Provincia, ente di competenza per le scuole superiori, secondo i consiglieri del Pd avrebbe individuato alcuni spazi sostitutivi che però non sono sufficienti ad ospitare tutti i 1400 studenti, mentre l’appalto per la ricostruzione dell’edificio sembra essere al palo.
“È da più di un anno – spiega il consigliere regionale Antonio Blasioli – che si è a conoscenza del fatto che il “Liceo Guglielmo Marconi” di Pescara andrà demolito per essere ricostruito con un finanziamento MIUR da parte della Regione Abruzzo (2018- giunta D’Alfonso) di 8 milioni. Stamattina, ultimo giorno di scuola, siamo qui per chiedere certezze per i ragazzi, i professori e tutto il personale della comunità del Liceo Marconi, da sempre coesa in un luogo che è anche scambio, cultura e condivisione”.
L’attuale Provincia di Pescara ha chiesto al Liceo Marconi di predisporre il trasloco ma nulla, ad oggi, è stato formalizzato all’Istituto da parte dell’Ente provinciale riguardo l’effettiva pianificazione della delocalizzazione temporanea. Una situazione paradossale, se si pensa che l’aggiudicazione dei lavori è del 30 dicembre 2020. Da quel giorno la Provincia conosce materialmente il nome della ditta che si è aggiudicata l’appalto integrato, ma a distanza di mesi non ha ancora individuato una soluzione.
Gli esami si svolgeranno qui, ma la situazione non cambia: nessuna risposta è arrivata sulla sede che ospiterà studenti e personale a settembre, alla ripresa dell’anno scolastico. Va detto che, dopo la didattica a distanza per i mesi della pandemia, una comunicazione a mezzo pec, inviata dalla Provincia al Liceo Marconi il 21 aprile 2021, comunicava la disponibilità di 13 aule all’interno dell’Istituto Di Marzio e 8 aule presso il Liceo Major, per le lezioni in presenza delle quinte classi; le altre erano invitate a proseguire la DAD. Dal 21 aprile nessun passo in avanti.
“Vogliamo capire se è stato pubblicato un avviso per la ricerca di spazi e chiediamo che la scuola – 1400 studenti, 200 professori – diventi una da oggi. Si cerchi una sede dignitosa, che possa ospitare i tre licei del Marconi, il più possibile una destinazione unitaria. Non spezzatini, non ipotesi di DAD anche per il futuro. I lavori di rifacimento dell’edifico scolastico di via Marino da Caramanico richiedono tempi lunghi, almeno due anni, non è possibile pensare che gli studenti vivano in uno stato di precariato così a lungo, senza contare che anche le nuove iscrizioni sono in calo proprio a causa di questa incertezza”.
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