La Riserva dannunziana deve essere restituita alla città, l’imperativo d’obbligo dell’amministrazione comunale di Pescara che oggi ha presentato novità sulla pineta devasta, questa estate, dal terribile incendio.
Il sindaco Carlo Masci e il vice Gianni Santilli, con altri esponenti dell’amministrazione e con alcuni rappresentanti del gruppo tecnico scientifico di lavoro voluto dal primo cittadino, hanno parlato del futuro del polmone verde della città.
“Non annunciamo solo i lavori per il risanamento e riqualificazione della riserva – ha detto Masci – ma anche l’avvio della procedura di esproprio di 13.000 mq di pineta all’interno del galoppatoio, in più la procedura di esproprio della casa della ferrovia al centro della pineta in corrispondenza di via della Bonifica, dove un privato stava per realizzare una villa. Quell’area, però, rientra nel PAN, il Piano di Assetto Naturalistico, dunque è di pubblico interesse.
Questo è solo un primo passo perché l’ex galoppatoio misura 50mila mq e procederemo a riprendere quella parte di pineta per restituirla ai cittadini. Intanto il vice sindaco Santilli annuncia la riapertura al pubblico dei comparti 3 e 4 entro febbraio, al massimo i primi di marzo e lavori nel comparto 5 visto che la Soprintendenza e la Regione hanno dato il via libera al progetto realizzato di concerto con gli esperti voluti dal sindaco.