«Le multe per il superamento della linea di arresto, elevate attraverso i T-red sono illegittime». A dichiararlo è stato il giudice di Pace di Pescara che ha accolto il ricorso di un avvocato pescarese, Alessandro Ferraro, dopo la contravvenzione del 5 dicembre scorso da 47,80 euro e 2 punti decurtati dalla patente
“In sostanza, il giudice di Pace ha accolto il ricorso dell’avvocato: nella delibera di giunta relativa ai T-red l’apparecchio è autorizzato a verificare solo chi prosegue la marcia con il rosso. Il motivo? Secondo il giudice – leggiamo nell’articolo di Marcella Pace su Il Centro e ascoltiamo dalle parole degli avvocati che abbiamo intervistato, Alessandro Ferraro e Francesco Maria Di Gaetano – è contenuto negli atti con cui il Comune di Pescara ha autorizzato l’installazione e la messa in funzione dei nuovi T-Red. Ad aprile 2022 la giunta Masci ha potenziato il numero dei semafori ad infrarossi sul territorio comunale. Oltre ai tre (incrocio tra via Tiburtina e via Stradonetto, tra via Enzo Ferrari e via Michelangelo e tra via Tirino e strada Colle Renazzo) ha deciso di collocarne altri agli incroci tra corso Vittorio Emanuele II, piazza Italia, piazza Duca d’Aosta e via Caduta del Forte e tra via Gabriele d’Annunzio e via Conte di Ruvo. A quell’atto ha fatto seguito un’ordinanza dirigenziale, firmata da Giuliano Rossi a ottobre 2022, che ha normato il funzionamento di tutti gli impianti semaforici con T-Red, anche quello installato successivamente tra via Luisa d’Annunzio, viale Primo Vere e piazza Le Laudi. Come è scritto nel provvedimento, il dirigente ha disposto di rendere funzionanti gli impianti «per la rilevazione automatica delle violazioni alle norme dell’art. 146 comma 3 del Codice della strada per cui lo strumento del T-red è approvato».
Ed è questo il nodo che ha portato il giudice di pace ad annullare la multa di Ferraro e a condannare il Comune a rifondere le spese di giudizio per 43 euro, più 139 per il compenso professionale oltre alle spese.