Dopo le polemiche sugli orari di chiusura dei locali, dai bar alle gelaterie, dai ristoranti alle cornetterie, arriva la convocazione dei gestori da parte del sindaco di Pescara, Carlo Masci. Appuntamento in Comune alle ore 16.
La differenza sta tutta in 1.800 secondi: 30 minuti della discordia che separano i gestori dei locali dagli amministratori della città. Il sindaco Masci sta per firmare l’ordinanza che fissa l’orario di chiusura di bar e ristoranti ora che l’Abruzzo è in zona bianca, cioè fuori dai vincoli imposti dal colore. La mediazione c’è stata, ma più politica che sul campo, cioè più dentro la maggioranza che tra gli esercenti. I quali da sabato lamentano di essere stati tagliati fuori dalla discussione preliminare, quindi la scelta del sindaco – chiusura a mezzanotte e trenta dalla domenica al giovedì e all’una e trenta il venerdì e sabato – è avvenuta senza confronto.
Il Comune difende la decisione, presa anche a tutela del riposo dei residenti delle zone della movida. Quegli stessi residenti che, dicono i ristoratori, almeno per questa estate potevano mostrare maggiore indulgenza verso chi – mentre loro riposavano – ha perso un mare di incassi, tra un lockdown e l’altro.
La discussione sembrava finita con quasi tutte le associazioni di categoria da un lato e con l’amministrazione comunale dall’altro, le prime pronte ad incontrarsi per concordare il piano di battaglia, la seconda arroccata sulla quella mezz’pra in meno (che diventa un’ora nei giorni feriali). MA ecco che in tarda mattinata arriva la convocazione a sorpresa:
“Il sindaco Masci – dice al Tg8 Fabrizio Vianale, direttore di Confartigianato – ci ha convocato oggi pomeriggio alle 16 in sala Giunta, oggetto dell’incontro saranno proprio gli orari di chiusura dei locali”.