Da una parte l’opposizione e il comitato “Per una nuova Rancitelli”, che ha presentato 643 osservazioni per modificare la demolizione degli edifici detti Ferro di cavallo, dall’altra l’amministrazione comunale di Pescara che ha portato nell’aula consiliare il progetto dell’Ater
Lo scontro si consuma attorno alla demo-ricostruzione del palazzo di via Tavo: nelle intenzioni del Comune dovrebbe essere sostituito da due edifici più piccoli, con 56 alloggi anziché 120. Il comitato chiede che i locali, anziché ad uso abitativo, siano destinati al terziario. Al loro interno potrebbero trovare posto dei servizi per il cittadino, ma anche una biblioteca, alcuni uffici comunali distaccati e delle attività commerciali.
Il comitato quartiere “Per una nuova Rancitelli”, con la presidente Francesca Di Credico, aveva indirizzato una lettera al sindaco Carlo Masci, alla giunta e ai consiglieri comunali sollecitando una soluzione condivisa. Oggi, nella prima delle due assise consiliari dedicate (anche) a questo tema, l’assessore Isabella Del Trecco ha precisato al microfono del Tg8 che non si tratta della delibera sul progetto – firmato dall’Ater e non dal Comune – ma solo della variante propedeutica alla sua realizzazione.
“I dettagli non sono ancora noti e comunque ci sarà il confronto con i residenti. Le due palazzine saranno di concezione innovativa, con attenzione all’ambiente e alla qualità della vita. Al piano terra vorremmo inserire, oltre ad altri servizi, anche una sede degli uffici Ater”.
La delibera sulla variante sarà votata domani dal consiglio comunale.