Il Consiglio comunale di Pescara ha approvato con 17 voti favorevoli e otto contrari la modifica allo statuto di Ambiente Spa, società che si occupa di raccolta e trasporto dei rifiuti, di pulizia delle strade e dei servizi cimiteriali per conto dei comuni facenti parti della compagine societaria (oltre a Pescara, Città Sant’Angelo, Serramonacesca, Bolognano, Tocco da Casauria, Carpineto della Nora, Vicoli).
Il voto in aula seguiva il dibattito sviluppatosi nella giornata di ieri quando l’assemblea aveva già respinto i numerosi emendamenti, nel numero di 106, presentati dalle opposizioni di centrosinistra e dal Movimento 5 stelle. In virtù del provvedimento, i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Pescara all’interno del consiglio d’amministrazione passano da 2 a 3, sui cinque complessivi. Sulla questione già da mesi era in corso un confronto tra le varie forze politiche con posizioni diversificate. La delibera, voluta dal primo cittadino Carlo Masci, ha determinato, come sostenuto con forza dallo stesso sindaco, il riequilibrio tra le quote societarie controllate dal comune di Pescara, pari all’84%, e la rappresentanza nel consiglio d’amministrazione. Una condizione che sempre più spesso ha determinato malumori fondati sulle inevitabili incongruenze di carattere finanziario nella proporzione tra i costi sostenuti dal Comune adriatico e l’erogazione dei servizi. Ora il provvedimento andrà al vaglio dell’assemblea dei soci di Ambiente Spa per il passaggio conclusivo.
Ieri mattina, il consiglio comunale aveva bocciato tutti i 106 emendamenti presentati dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle per bloccare la delibera. In questo modo il capoluogo adriatico avrà il quasi totale controllo di Ambiente, un’azienda municipalizzata che fattura 22 milioni di euro l’anno. Un’operazione che ha suscitato, oltre alle critiche dell’opposizione, anche le proteste di diversi sindaci della provincia soci della Spa. Non è l’unica modifica perché un’altra riguarda il Comitato di controllo, anche questo passaggio ha suscitato il malumore delle opposizioni.
Sempre questa mattina l’assiste civica si è occupata del “Piano di Risanamento acustico della zona centrale di Pescara interessata dai fenomeni di Movida”. Il documento è stato illustrato in aula dall’assessore competente Isabella Del Trecco.
Il provvedimento rappresenta il recepimento da parte dell’amministrazione alle prescrizioni di legge (L.446/95 e delibera della Giunta regionale sui criteri tecnici necessari), ora ineludibili a seguito, oltretutto, di alcuni esposti da parte dei residenti di Piazza Muzii e dintorni – costituitisi in un comitato – in cui si sono denunciati schiamazzi, condizioni di degrado e impossibilità di riposo proprio in virtù del superamento dei limiti acustici consentiti. Sulla problematica si è, soprattutto, pronunciata l’Arta che ad agosto 2021 ha rimesso a Palazzo di città una relazione sugli esiti e sulle criticità emerse dal “Monitoraggio dei livelli sonori nelle zone centrali del Comune di Pescara nel perimetro compreso tra via Cesare Battisti, Via C. De Cesaris, Piazza Muzii, Via Piave, caratterizzate dalla presenza di numerosi locali di somministrazione di cibo e bevande”; ulteriori indicazioni sono emerse dalla riunione di coordinamento convocata subito dopo con la Asl di Pescara.
Sul punto all’ordine del giorno, il Consiglio comunale ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalle opposizioni e quindi ha sospeso la seduta rinviando a domani pomeriggio l’esame dei 23 emendamenti presentati.