Anche un cattolico osservante può sentirsi ferito da un matrimonio sbagliato o da un sì pronunciato con troppa leggerezza, e persino avvertire il peso del dubbio sulla validità o meno delle sue nozze
È anche per rispondere a domande di questo tipo che, nel 2018, a Pescara, è stato istituito il Tribunale Ecclesiastico diocesano Pescara Penne, dopo che lo stesso Papa Francesco ha riformato il Processo Canonico con l’istituzione della cosiddetta procedura breve. Il tema è stato al centro dell’inaugurazione del nuovo Anno Giudiziario del Tribunale Ecclesiastico, celebrata a Pescara, nell’Auditorium Giovanni Paolo II, dove si è svolto anche l’incontro “Amore-Coniugalità. Il matrimonio cristiano nell’attuale contesto”. All’inaugurazione ha preso parte anche il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinal Matteo Maria Zuppi. Un appuntamento annuale, aperto a tutti, che però “non vuole essere solo un momento Celebrativo, ha detto monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – ma una vera e propria occasione di riflessione e confronto sul valore del Sacramento matrimoniale e sul cammino di fede che sempre si incarna nella storia dell’uomo e, quindi, anche in questa società in continuo cambiamento”.
“C’è da piangere e conservare quel silenzio composto intenso e composto del Presidente della Repubblica e le parole di Papa Francesco e chiederci se abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare e scegliere di fare in modo che questo non accada più. Però imparando dalle lezioni perché le lezioni servono anche per questo. Onorare quei morti significa anche raccoglierne il grido ed evitare che in futuro altri si trovino in quelle situazioni”. Ha detto il
presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Zuppi, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico della diocesi di Pescara-Penne, parlando della tragedia di Cutro dove hanno perso la vita decine di migranti.