Dopo il tragico incendio della riserva dannunziana, parla Gianni Melilla, presidente emerito del Consiglio Regionale e promotore della legge regionale che nel 2000 trasformò la pineta D’Avalos in riserva.
Melilla parla della proposta di legge che è stata approvata e lancia alcune proposte al sindaco Carlo Masci. “Sono passati 21 anni – afferma Melilla – ci sono state molte inadempienze da parte delle varie amministrazioni comunali nel corso degli anni. Ad esempio, non si è mai nominato un direttore con un comitato di gestione: un gruppo di persone esperte che desse luogo a una tutela attiva della Riserva. Inoltre non si sono attuate proposte di pregio come un luogo dedicato alla poesia visto il legame tra la pineta e d’Annunzio che appena tornava a Pescara, dopo aver salutato la madre, si recava nell’attuale riserva”.
Ma questa perla è un patrimonio di tutti i pescaresi – prosegue Melilla – per questo mi rivolgo al sindaco Masci che ha a cuore la pineta, affinché il Comune superi i ritardi nomini un comitato di gestione e attrezzi più azioni di prevenzione e vigilanza, magari con con guardie volontarie col reddito di cittadinanza”.