La tanto pubblicizzata “EcoSpiaggia for All” inaugurata ieri dal Comune di Pescara nel tratto di spiaggia libera a ridosso di viale Muzii non è a misura di disabili. Mancano piazzole di sosta con palme o ombrelloni accessibili. La denuncia arriva da Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine determinate.
“Pensavamo fosse uno scherzo – si legge in una nota – e invece increduli, abbiamo di fronte una realtà: la pubblica inaugurata il 29.07.2021 a Pescara, dove “for all” dovrebbe significare per tutti. Se l’obiettivo del progetto mira al miglioramento della sostenibilità ambientale, all’estetica e all’inserimento lavorativo dei ragazzi con disabilità, si può essere perfettamente d’accordo. Ma non si prenda in giro il mondo della disabilità parlando di inclusione e accessibilità. Forse a più di qualcuno è sfuggito che una spiaggia si crea per consentire a tutte le persone di godere del mare, ma quelle in carrozzina o che hanno difficoltà di deambulazione in questo caso sono costrette a rimanere a casa”.
Per l’associazione “è stata creata una spiaggia che discrimina” perché “non rispetta la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità” visto che nell’EcoSpiaggia for All le persone disabili non riescono a fruire della spiaggia e del mare. Oltre alla mancanza di piazzole di sosta con palme o ombrelloni accessibili, l’associazione rileva come siano stati costruiti stalli per persone disabili prossimali alla struttura, i bagni non hanno i maniglioni per il trasferimento della sedia. Sono presenti le docce ma si chiede Claudio Ferrante “a cosa dovrebbero servire le docce accessibili in spiaggia se l’accesso al mare per le persone con disabilità motoria è precluso?” “Assurdo ed inconcepibile – prosegue – avere il servizio gratuito del trasporto con un mezzo dotato di pedana per la salita della carrozzina da casa per recarsi in quella spiaggia per poi rimanere parcheggiati al sole in qualche angolo dell’ecospiaggia senza possibilità di poter vivere il mare . I giochi per bambini, nonostante le dichiarazioni, non sono presenti tranne uno che non è inclusivo ed è stato installato in una zona con barriere architettoniche. Come può il sindaco di Pescara esternare gioia e soddisfazione sapendo che sta discriminando tantissime persone con disabilità? Oltretutto va ricordato che in tutta la città di Pescara non esiste vergognosamente una sola spiaggia pubblica accessibile”.
“Non è rispettata neanche la legge quadro sull’handicap e il decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236. Il vero paradosso è che il Comune non ha rispettato ciò che dallo stesso è stato deliberato in sede di approvazione del progetto definitivo: si specificava chiaramente doversi ispirare ai principi della progettazione universale, con la necessità di erogare servizi di inclusione sociale rivolti alle persone non autosufficienti. Come può un’associazione seria come Legambiente, che combatte contro le ingiustizie, non accorgersi di questa gravissima situazione quando lo stesso Presidente Stefano Ciafani dichiara che: “sostenibilità e inclusività, sono due questioni sulle quali si gioca il futuro delle strutture balneari e si misura il grado di civiltà di un Paese”. Credo che più di qualcosa sia sfuggito anche alla Fater spa che ha cofinanziato questo progetto con 90.000 euro. Conoscendo la sensibilità e l’empatia di questa straordinaria azienda dimostrata nel tempo, non crediamo che la stessa Fater possa ritenersi soddisfatta sapendo che questa è una spiaggia che divide, che non integra e che lascia a casa tutte le persone con disabilità motoria”.
Claudio Ferrante a nome dell’associazione Carrozzine determinate rivolge un appello al sindaco e al vice sindaco del Comune di Pescara, all’intero consiglio comunale, a Legambiente e alla stessa Fater di Pescara “perché si faccia una profonda riflessione, costituendo immediatamente un tavolo tecnico per apportare modifiche ed integrazioni che possano garantire a tutti dignità e pari opportunità”. “Possiamo offrire soluzioni! Se fosse richiesto – conclude – l’associazione Carrozzine Determinate mette a disposizione gratuitamente tutta la professionalità e competenza per far diventare questa spiaggia davvero “for All”, inclusiva e fruibile da tutti”.