“Gli effetti della sentenza del Consiglio di Stato e la riforma del demanio marittimo”: è il titolo dell’atteso confronto, oggi a Pescara, tra i principali esponenti delle associazioni di categoria e diversi rappresentanti delle istituzioni
Al centro del dibattito, ancora una volta, la contestata direttiva europea Bolkestein, risalente al 2006, che prescrive la messa a gara dei servizi, compresi quelli balneari, ma anche il recente pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha fatto saltare la proroga delle concessioni fino al 2033. Più in generale sarà l’occasione per riflettere sulla necessità di salvaguardare l’attuale modello balneare italiano e di individuare, in tempi rapidi, il giusto equilibrio tra i principi della concorrenza e la tutela degli attuali concessionari.
A dare voce alle 30mila imprese balneari italiane, che nel giro di due anni rischiano di essere messe in liquidazione, dopo la difficile ripartenza seguita alla pandemia e con gli investimenti ancora da ammortizzare, Mauro Vanni, presidente nazionale Confartigianato Imprese Balneari, Cristiano Tomei, coordinatore nazionale CNA Turismo e Commercio e Sandro Lemme, referente di Confartigianato Imprese Turismo.
All’evento il presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Luciano D’Alfonso; il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; il sindaco di Pescara, Carlo Masci; gli europarlamentari Brando Benifei e Salvatore De Meo. Conclude i lavori Sabina Cardinali, Presidente Nazionale CNA Balneari. Moderano il confronto il direttore regionale di CNA Abruzzo, Graziano Di Costanzo e il segretario regionale Confartigianato Abruzzo, Daniele Di Marzio.
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