Accolta da note e voci di numerosi artisti, è tornata nella sua sede, nell’omonima sala del Palazzo della Provincia di Pescara, “La Figlia di Iorio”, l’opera d’arte di Francesco Paolo Michetti del 1895.
La donna protagonista, avvolta da una cappa rossa, passa davanti ad un gruppo di uomini, i quali la guardano esprimendo con i loro volti sentimenti diversi. A fare da sfondo alla scena c’è la maestosa Maiella. La tela, lunga 550 cm e alta 280 cm, è stata sottoposta a restauro da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali.
“Protagonista della giornata è stata la riconsegna formale della tela ‘La Figlia di Iorio’ – ha detto il presidente della Provincia di Pescara Antonio Zaffiri-. Fortunatamente l’opera d’arte era in ottime condizioni, nonostante fossero trascorsi ben 33 anni dall’ultimo intervento. Le forze sono state concentrate su un lavoro di pulizia del dipinto (tempera su tela), a partire dalla parte retrostante e poi dei colori, rimettendo anche in tensione tutti i ganci d’acciaio che tengono ben tesa la tela. L’intervento ha permesso anche di approfondire la diagnostica della tela, fornendo informazioni fondamentali, sotto il profilo artistico, sulla mano di Michetti per interpretare anche altre opere e individuarne l’origine e datarle”.
In occasione della ricollocazione il presidente Zaffiri ha ricordato il salvataggio della tela dai tedeschi, grazie all’impresa coraggiosa di due uomini, Giuseppe Santoleri e Vittorio Bianchini. Nel settembre del 1943 i due uomini entrarono di notte nel Palazzo del Governo, arrotolarono la tela e la portarono nel seminario diocesano della città di Penne, dove è stata custodita sino alla fine della guerra, per poi essere restaurata e ricollocata nel Palazzo della Provincia.
Gli artisti che hanno reso omaggio all’opera sono stati Michele Di Toro, Nunzio Fazzini, Elena Cacciagrano e Tiziana Di Tonno, regalando in streaming un ‘Concerto di Natale’ per la Figlia di Iorio.