Alle 10 in punto di questa mattina gli allarmi dei negozi del centro di Pescara si sono uniti in un concerto di sirene che ha dato voce alla protesta dei commercianti, stremati dalla crisi economica, generata da un anno di pandemia. Troppi i giorni di chiusura stabiliti dai decreti; pochi i sostegni economici a fronte delle innumerevoli perdite di un settore che più di altri ha pagato un caro prezzo.
Con il ritorno in arancione dell’area metropolitana di Pescara-Chieti e il venir meno delle restrizioni, così come stabilito dall’ultima ordinanza regionale firmata ieri dal governatore Marsilio, da lunedì 22 marzo riapriranno anche i negozi rimasti chiusi per la zona rossa, che potranno sfruttare l’ultima settimana di saldi invernali, prorogati fino alla fine del mese. Ma neppure questi ultimi giorni di svendite stagionali, lamentano i commercianti, serviranno a salvare il settore dalle ingenti perdite registrate in un anno di pandemia.