“Se i tempi fossero rapidi, la conferenza dei servizi potrebbe chiudere i propri lavori osservando la proposta, predisponendo correttivi o semplicemente esprimendo i propri pareri di competenza già entro settembre”. Così Claudio Croce, presidente della Commissione Statuto – in Comune a Pescara – riunitasi sul destino delle Naiadi. Da fiore all’occhiello della città, e non solo, a polvere e polemiche.
Senza pace le Naiadi di Pescara: date in gestione appena dieci giorni fa ad una cordata romana, composta da Fabio Conti, Roberto Cipolletti e Flavio Giustolisi, pronta a compiere subito un passo indietro dopo appena una settimana di lavori e di ricognizioni dello stato in cui versa. E se da un lato c’è la Regione, ferma sui termini dell’accordo – con relativo affidamento – del 23 giugno scorso, ieri in Comune l’ennesima seduta della Commissione Statuto al termine della quale la speranza… settembrina. Ha dell’incredibile che una struttura come quella resti chiusa proprio in estate.
“Abbiamo ritenuto opportuno approfondire i termini della proposta di Project Financing già in essere, dunque in qualche modo la proposta, avanzata da un’Associazione Temporanea d’Imprese, che ha già cominciato il proprio iter, per meglio definirne contenuti e contorni – ha spiegato Croce -. Complessivamente l’intervento proposto prevede un investimento di 5milioni di euro, di cui 4milioni destinati interamente alla riqualificazione e all’efficientamento energetico. Gli interventi principali riguarderanno la piscina scoperta che oggi non è al cento per cento olimpionica perché ha un problema di profondità, dunque va resa definitivamente olimpionica per potersi candidare a ospitare manifestazioni sportive di rilevanza internazionale, finanche le Olimpiadi, con un restyling totale della Torre tuffi, che potrà essere utilizzata anche per le arrampicate. Il progetto prevede più genericamente, poi, una migliore distribuzione degli spazi e nuovi arredi”.
L’investimento da 5milioni di euro, come ha spiegato l’ingegner Pagliaro ieri in Commissione a Pescara, “sarà completamente a carico dei privati che chiedono l’affidamento in gestione per vent’anni. Da parte della Regione Abruzzo non è previsto, in questa fase, un co-finanziamento, né tantomeno è previsto un introito in favore della Regione, ovvero non c’è il pagamento di un canone di locazione. Requisiti, contenuti nel Project Financing, oggetto di modifiche in sede di gara d’appalto.
“Quel che è certo – ha aggiunto il Presidente Croce – è che finalmente la vicenda de le Naiadi ha iniziato un percorso che entro un anno dovrà darci la soluzione più definitiva e stabile possibile, per restituire fruibilità e continuità a un complesso sportivo che è la nostra punta di diamante in termini di impiantistica sportiva”.