In occasione della chiusura dell’evento organizzato da Fratelli d’Italia a Pescara, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha tracciato un bilancio del partito
Fratelli d’italia ieri e oggi: Marsilio, nel rimarcare la coerenza del partito della Meloni, ha aperto la campagna elettorale per le prossime regionali. Nell’agenda degli obiettivi programmatici ci sono già delle priorità.
«La lezione che Fratelli d’Italia ha dato a noi come dirigenti ma al Paese in generale è avere insegnato come si sta in coalizione, qual è il senso di responsabilità: pur essendo un partito piccolo mai abbiamo alzato in maniera pretestuosa il cartello. A Giorgia Meloni va il merito di aver saputo incassare il credito di responsabilità, di autorevolezza e di riconoscenza che Fratelli d’Italia si era guadagnata in giro per l’Italia e di aver voluto puntare sull’Abruzzo. Così siamo partiti e abbiamo fatto il miracolo di riconquistare L’Aquila. Ora si guarda avanti ed è tempo di pensare agli obiettivi programmatici per marzo 2024. Intanto dobbiamo impegnare il miliardo e duecento cinquanta milioni ottenuti per il fondo sviluppo e coesione, che si somma al miliardo e ottanta milioni di fondi europei che serviranno a imprese di famiglie, disoccupati, e giovani».
Alla kermesse è intervenuto anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“L’Abruzzo”, ha detto, “è stata la prima Regione a guida Fratelli d’Italia, con Marco Marsilio. Un’esperienza positiva, penso ad esempio al riequilibrio di bilancio, che ha ridato centralità a questo territorio e segnato un cambio di passo per FdI. Con un centrodestra compatto e la squadra vincente che non si cambia, i prossimi cinque anni saranno determinanti per sfruttare le potenzialità di questa Regione con Marsilio”.
“Massimo impegno del Governo Meloni – ha aggiunto – per garantire che il contratto che abbiamo sancito con i cittadini possa essere rispettato. Un contratto quinquennale sulla base di un programma elettorale. Dal primo giorno, abbiamo affrontato una difficile legge di bilancio, cancellato il reddito di cittadinanza, uno strumento che ha avvelenato la nostra economia e i dati che stanno emergendo sull’occupazione, che segna un record, dimostrano che avevamo ragione. In politica estera siamo tornati centrali, penso all’accordo sul prezzo del gas ottenuto dal presidente Meloni o al lavoro per coinvolgere l’Europa nel contrasto all’immigrazione illegale, spinta da chi usa il cibo come un’arma”.