Distanziati come impone il covid, ma vicini nello spirito e nella condivisione della gioia della resurrezione di Cristo per i fedeli che si apprestano a celebrare la Pasqua.
L’emergenza sanitaria non scalfisce l’importanza di una data fondamentale nel calendario della liturgia cattolica, perché anche con il covid la Pasqua sarà sempre Pasqua di Resurrezione come ribadisce monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo della diocesi di Pescara-Penne, impegnato in questo periodo con la sua Lectio divina, in onda il giovedì alle 18:30 su Rete8.
«Sarà una Pasqua come quella dell’anno scorso, ma leggermente migliore, nel senso che per fortuna potremmo celebrare i riti della Settimana Santa con una rappresentanza del popolo di Dio, che potrà entrare in chiesa rispettando tutte le cautele, prescritte per le celebrazioni in chiesa», ha dichiarato monsignor Valentinetti.
Il fatto che si debba mantenere il distanziamento chiaramente comporterà che le chiese si riempiranno prima e che qualcuno rimarrà fuori: come riuscirete ad accontentare tutti i fedeli con messe in presenza?
«Siamo stati esortati della Conferenza Episcopale Italiana già da tempo a moltiplicare il numero delle celebrazioni, per cui certamente, numero dei sacerdoti permettendo e non sono tantissimi peraltro parecchi anche anziani, cerchiamo di sopperire a questo problema con le celebrazioni più frequenti.»
Quali sono gli appuntamenti di questi ultimi giorni di avvicinamento alla Pasqua?
«Processioni assolutamente no, come c’è stato chiesto molto esplicitamente anche ieri in una riunione con le forze dell’ordine e la Questura, ma ci saranno le messe in memoria dell’Ultima cena senza la lavanda dei piedi sempre per questioni di cautela; poi domani pomeriggio ci saranno l’adorazione della Croce e la memoria della passione di Gesù e della sua morte, anche qui senza il bacio della Croce; poi la serata di Sabato Santo la veglia pasquale naturalmente ridotta perché tutto dovrà finire entro le 21:30 per dare modo a tutti di essere a casa per le 22. Vorrei concludere con un augurio di Risurrezione e di grande pace interiore, anche se so che purtroppo, a causa di polemiche di persone che si sarebbero dovute vaccinare e purtroppo non sono state vaccinate, questa serenità non c’è ancora. Spero però che quanto prima si possa prendere il ritmo delle età e tutti possano godere al più presto non solo della salute spirituale, ma anche di un po’ di tranquillità fisica, perché “Mens sana in corpore sano”. Tanti auguri a tutti gli ascoltatori di una buona e Santa Pasqua!»