Con i suoi circa 100 mila ingressi all’anno, il Pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Pescara è tra i cinque più grandi d’Italia
Insieme a Rianimazione, Cardiologia, Stroke unit e 118, il Pronto soccorso è uno dei cinque reparti ricompresi nel Deu della Asl di Pescara, il dipartimento di emergenza urgenza, che dal 1° maggio è affidato alla direzione del dottor Leonardo Paloscia. Già responsabile della Cardiologia e dell’Utic, subentrato dopo il pensionamento del professor Alberto Albani che per anni è stato anche direttore del Pronto soccorso. Attualmente, in attesa che si espleti il concorso per l’individuazione del nuovo primario, il Pronto soccorso è affidato alla direzione del dottor Antonino Gabriele. Un ruolo certamente non semplice da ricoprire, sia per la carenza di personale sanitario che per la gran mole di lavoro legata al congestionamento del reparto di frontiera dell’ospedale pescarese, che d’estate, con l’aumento della popolazione per l’afflusso dei turisti nei comuni del litorale, si ritrova ad acuire le sue problematiche. Ne abbiamo parlato col dottor Paloscia.
«Per prima cosa va riconosciuto il lavoro svolto dal dottor Albani fino a qualche giorno fa. Sappiamo che si è speso tantissimo per cercare di risolvere questi problemi cronici che ha il Pronto soccorso di Pescara, per buona parte legati al numero di accessi veramente molto elevato. Certamente bisogna ridurre le estenuanti attese dei pazienti e per questo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i reparti dell’ospedale, perché bisogna capire che senza il contributo di tutti i reparti il Pronto soccorso diventa veramente un imbuto e per poter trasformare questo imbuto in un cilindro abbiamo bisogno che tutti i reparti e i dipartimenti si rendano collaborativi. Questa è una mission difficilissima, che non inizia oggi con me e che prima non è stata disattesa, ma che dura da tanti anni anche con il dottor Albani che ha lavorato tantissimo su questo come tutti i colleghi del Pronto soccorso. Il Pronto soccorso non è un’entità a parte dell’ospedale di Pescara, ma è al servizio dei cittadini che afferiscono e per questo abbiamo bisogno tutti, anche dei medici di famiglia, perché forse non è un caso che il sabato e la domenica c’è un sovraffollamento incredibile in Pronto soccorso. Per quanto riguarda la carenza di personale è già partito l’iter per il concorso da Direttore medico del Pronto soccorso e questo sicuramente ci darà una mano perché avremo un’altra figura istituzionale con cui interagire, che magari porterà anche delle nuove idee e delle soluzioni. Per la carenza di personale invece dobbiamo cercare di costruire un’immagine in cui il Pronto soccorso diventi un reparto appetibile.»