Donatella Pizii racconta al Tg8 quello che sta accadendo a sua madre, 83 anni, giunta sabato scorso al Pronto soccorso di Pescara per problemi di salute aggravati dal Covid e ancora in attesa di un ricovero per un’aspirazione polmonare
Estenuanti ore di attesa tra pazienti stremati che aumentano di giorno in giorno in quel reparto sanitario di frontiera che è il Pronto soccorso del Santo Spirito, congestionato da un’affluenza che non si riesce a gestire anche a causa della carenza di personale, denunciata innumerevoli volte anche dai rappresentanti delle istituzioni, il più recente il consigliere regionale del M5s Domenico Pettinari.
Così, dopo la morte di Bruno D’Attanasio, l’anziano deceduto nei giorni scorsi dopo lunghe ore di attesa al Pronto soccorso, Donatella ha scelto di raccontare quello che sta accadendo.
«Mia madre è entrata sabato alle 14 ed è stata visitata a mezzanotte con un codice giallo», ha raccontato Donatella. «Mia madre è una malata oncologica e ha bisogno di un’aspirazione polmonare e da quattro giorni staziona al Pronto soccorso in attesa di un ricovero in reparto. Quello che accade a mia madre accade anche a tanti altri, perché ho personalmente contato i letti ammucchiati in Pronto soccorso: sono 110 persone e continuano ad arrivare in tanti. I medici e tutto il personale sanitario fanno di tutto per prestare cure e servizi ai pazienti, ma non arrivano a occuparsi di tutti. Ci sono anche anziani soli che si lamentano. La direzione sanitaria dovrebbe farsi carico del problema e risolverlo, perché quello che accade non è dignitoso.»