Il giudice del tribunale monocratico di Pescara ha condannato a 10 mesi di reclusione un uomo di 58 anni, residente in una cittadina dell’entroterra pescarese, accusato di violenza privata e minaccia aggravata nei confronti della moglie e dei due figli.
L’uomo era stato inizialmente accusato di maltrattamenti in famiglia, ma il giudice ha riqualificato le accuse. Il pm aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. L’imputato, difeso dall’avvocato Carlo Corradi, è stato anche condannato al risarcimento del danno in favore delle parti civili. Le violenze – sulla base della ricostruzione della Procura – sarebbero andate avanti per almeno cinque anni e sarebbero venute alla luce nel luglio del 2017 quando l’uomo fu arrestato dai carabinieri, in flagranza di reato, mentre tentava di sfondare la porta della casa nella quale si erano barricati la moglie e i due figli per sfuggire alle sue angherie.