Avranno l’occhio attento e il motore pronto all’inseguimento, a Pescara, le pattuglie notturne a caccia di violenti messe in campo per aumentare la sicurezza della movida estiva caratterizzata da troppi episodi violenti.
La speranza è che il provvedimento non arrivi dopo lo sparo, cioè a dire che il servizio di pattugliamento notturno per la riviera di Pescara non venga istituito quando sulla riviera non ci sarà più nessuno perché l’estate sarà finita. Se anche partisse la prossima settimana, sarebbe un po’ tardi rispetto ad una stagione ormai agli sgoccioli, tuttavia, in assenza di altre idee per stanare i violenti, un controllo è meglio di nessun controllo. Intanto si indaga sugli ultimi due episodi che hanno visto alcuni giovani aggrediti e picchiati, spesso per una sciocchezza. Si tratta di fenomeni che hanno la notte, l’alcol e la droga come complici e che si spostano insieme al cuore della movida, ieri a Pescara vecchia, oggi nella zona del mercato coperto e sulla riviera. Il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, ha già annunciato che entro il prossimo fine settimana potrebbe partire il servizio di vigilanza notturna della Polizia municipale, i cui uomini dovrebbero restare in giro nelle strade del divertimento fino alle 2.30, almeno dal venerdì alla domenica. Il problema è il solito, una coperta troppo corta per poter essere distesa su un territorio così ampio: tra una riviera lunga chilometri, un centro cittadino pieno di locali e una miriade di manifestazioni estive da sorvegliare, è difficile che l’attuale organico possa essere utilizzato anche nei turni notturni.