A poche ore dall’inizio dell’anno scolastico, a Pescara per docenti, studenti, genitori e sindacati del “Liceo Marconi” la storia senza fine assume i contorni dell’assurdo. Domani, infatti, la campanella non suonerà nemmeno nel “plesso” ex Fater, uno degli stabili di quello che è stato ribattezzato lo “spezzatino” deciso dalla Provincia. E se i sindacati chiedono un tavolo urgente, domani ennesima protesta.
Quando il diritto allo studio diventa fatica alla studio: questo lo stato d’animo, da settimane ormai, di professori, studenti e genitori del “Liceo Marconi” di Pescara. A poche ore dalla prima campanella del nuovo anno scolastico ancora ben 26 le classi appese al filo dei doppi turni perchè senza sede, nemmeno quella provvisoria.
“La neo Dirigente Scolastica, Dott.ssa Giovanna Ferrante, in queste ore ha speso ogni risorsa possibile per individuare una soluzione altra ed evitare ciò che ora pare inevitabile: i doppi turni con termine dell’attività didattica alle ore 19. Una scelta, questa, obbligata da parte della Dirigente Scolastica, che avrà evidenti ricadute sulla qualità dell’organizzazione didattica e provocherà numerosi disagi per gli studenti (tanti sono le studentesse e gli studenti fuori sede) e alle loro famiglie. Nessuna garanzia della qualità degli apprendimenti ed ulteriore aggravio nelle procedure stringenti e necessarie da rispettare per i protocolli di sicurezza anti Covid in plessi con classi raddoppiate” – scrive Elisabetta Merico della Cisl Scuola.
I sindacati, e con loro docenti e studenti, chiedono nuovamente un tavolo di confronto urgente e la garanzia che i tempi di consegna delle sedi distaccate siano rispettati. Domani dalle 8 alle 11 assemblea e presidio in via Marino da Caramanico, davanti alla sede della scuola.