Appianati i pignoramenti, convinti i creditori, dal 2025 nuova vita per l’Ente Manifestazioni Pescaresi che sta cercando di uscire dalle sabbie mobili di una situazione finanziaria piuttosto complicata.
L’Amministratore Unico, Angelo Valori, chiamato, come avvenne nel 2017, per risollevare le sorti di una delle più antiche istituzioni pescaresi, traccia un primo bilancio della frenetica attività svolta da quando ha ricevuto l’incarico dal sindaco Masci. Intanto risolti tutti i pignoramenti, in particolare quelli al Ministero e alla Regione, rinnovata la fiducia dei creditori e già in partenza bonifici arretrati di vecchi contributi che l’Ente attendeva. Da gennaio, poi, può partire la fase del rilancio con la scrittura di un nuovo statuto e la richiesta di ulteriori contributi dal Fondo Unico dello Spettacolo, mentre, sul sito dell’Ente, è già attivo un bando per la partecipazione di privati alle attività. Sul fronte Associazione Amici dell’Ente, da tempo morosa, Valori precisa che l’Associazione è alla fine, dopo che il debito è stato di recente estinto e poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa:
“Attacchi strumentali verso un’associazione che io stesso ho voluto istituire quando nel Cda sedevano persone che oggi l’attaccano. Ci sono stati problemi, è vero, ma non dimentichiamoci che a crearli è stata principalmente la pandemia che ci ha bloccati tutti a casa. Nel frattempo c’è stato un generale disimpegno, tuttavia ci credo ancora tanto da volerla riproporre con una nuova formula e con nuove persone.”
“C’è chi, in questi mesi, ha sempre manifestato la volontà di distruggere questa storica Istituzione – ha poi aggiunto Masci – facendo, principalmente, del male alla città di Pescara. L’Ente ha oltre 70 anni, grazie ad esso a Pescara si è svolto e si continua a svolgere il primo Festival Jazz d’Italia, i più grandi nomi dello show mondiale sono venuti a Pescara grazie all’Ente Manifestazioni Pescaresi ed è un dovere per tutti cercare di remare dalla stessa parte, non come qualcuno che vorrebbe la sua fine.”
Sulla vicenda pubblichiamo l’intervento di Carla Tiboni (ex consigliera dell’EMP)
La resurrezione dell’Ente Manifestazioni Pescaresi sembra repentina, ma non possiamo sapere se sia vera o no, perchè non viene mostrato un documento che attesti che i creditori sono diventati buoni e pazienti, che i debiti verranno subitaneamente appianati e che il passato è già passato e in che modo.
Deve ancora essere fatta luce su quanto accaduto all’Emp, perchè le rassicurazioni non bastano.
Ed il cattivo gusto di cui parla il prof. Valori, è lo stesso che hanno provato tanti pescaresi che hanno dovuto assistere alle macerie di un Ente nato per fare cultura e che è stato travolto da tutt’altro, scoprendo soltanto oggi che la responsabilità è anche del Covid.
I consiglieri comunali che hanno fatto richiesta di accesso agli atti, accerteranno le incongruenze, chiamiamole così, di questo biennio molto indebitato dell’Ente, che non ha saputo essere all’altezza della propria storia.
Chi scrive non è la detrattrice o quella che killerraggio, ma è la figlia di colui che ha promosso e realizzato, insieme ad altre persone intellettualmente oneste, la costruzione del teatro monumento d’Annunzio e portato avanti l’Emp per anni, realizzando quegli spettacoli che hanno consentito a Pescara di essere conosciuta, certamente non soltanto per merito di Pescara Jazz (con rispetto parlando per Lucio Fumo).
Il prof. Valori, dovrebbe raccontare tutta la storia dell’Associazione Amici per l’Ente Manifestazioni Pescaresi, costituito nel 2017 e di cui egli stesso è socio. Nello Statuto è scritto (art. 2) che”l’Associazione si propone di sostenere, supportare e promuovere le iniziative dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, anche con specifiche iniziative, individuate con l’Ente, tese a reperire risorse economiche da destinare alle attività dell’Ente stesso”.
Questo era lo scopo dell’Associazione che non mi sembra abbia supportato l’Emp, considerato che era morosa e che quindi non aveva nemmeno le somme per pagare le proprie quote sociali. Questa condizione che non esito a definire dubbia e inquietante, è stata portata all’evidenza, certamente non dall’Ente Manifestazioni Pescaresi e nemmeno dal socio Comune di Pescara (che controlla l’Emp per l”80%), che si sono ben guardati dal raccontare cosa stesse accadendo all’interno dell’assemblea dei soci dell’Emp. Alla fine la verità è stata portata alla luce da terzi ed oggi viene comunicato che l’Associazione Amici per l’Ente Manifestazioni Pescaresi verrà sciolta. E tutto magicamente si è risolto. Ciò sarebbe dovuto accadere già da tempo, perchè i debiti dell’Associazione in questione, come lo stesso amministratore unico ha scritto, sono stati sanati soltanto nel 2024 (ovviamente non è dato sapere come e da chi).
Associazioni esistenti sulla carta, chiamate in causa soltanto per approvare il bilancio, unitamente al Comune di Pescara? Cosa è accaduto all’interno dell’Emp che ancora non sappiamo?
Finalmente l’Emp avrà un nuovo statuto, per il quale la trasparenza sarà d’obbligo e, soprattutto, i ruoli saranno individuati non per conoscenze o per altri motivi, ma per competenze.
Il potere della democrazia resta sempre forte, perchè proprio la capacità ed il coraggio di alcuni di portare alla luce ciò che stesse accadendo nell’Emp, fino ad allora tenuto nascosto alla città, ha consentito di conoscere il pantano di debiti in cui stava sprofondando.
Chissà chi è la persona cui fa riferimento il sindaco, quando sostiene che ci sia qualcuno che voglia la fine dell’Emp?
Di seguito anche le dichiarazioni del capo gruppo consiliare del Pd, Piero Giampietro.
“Al sindaco ed all’assessore va ricordato che chi ha rischiato di far ‘saltare’ l’Ente Manifestazioni Pescaresi dopo 70 anni di storia non sono state le critiche legittime, ma la governance nominata dal centrodestra, che ha lasciato un Ente travolto dai debiti, con i dipendenti senza stipendio, con i fornitori non pagati e con i pignoramenti arrivati fino al Ministero della Cultura, esponendo il Comune di Pescara, che controlla l’Ente Manifestazioni per il 90%, ad una figuraccia nazionale”. Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale Piero Giampietro. “Nella inedita conferenza stampa convocata dalla giunta Masci nel giorno di chiusura contrattuale delle redazioni dei quotidiani – sottolinea Giampietro – è mancata una risposta a tutto questo caos che il centrodestra ha creato. Ieri ho protocollato la richiesta, indirizzata al Direttore generale ed al dirigente dei servizi finanziari, di attivare quella ricognizione straordinaria sulla situazione dell’Ente Manifestazioni approvata dal Consiglio comunale su mia proposta: non si può ripetere il caos di questi anni, bisogna capire come sia stato possibile che l’Ente Manifestazioni abbia ricevuto i contributi pubblici ma non abbia pagato i fornitori. Domande che dovrebbe porre anche il centrodestra, che anziché accusare ogni mente libera, dovrebbe chiedere spiegazioni agli amministratori nominati nell’Ente Manifestazioni. Va approfondito infatti quanto scritto nel riscontro del 20 novembre ad una mia interrogazione sulla assenza di evidenza pubblica nell’assegnazione esclusiva dell’auditorium comunale Flaiano da parte dell’EMP, per le attività di produzione musicale, alla neocostituita associazione Adrimusic, riscontro nel quale l’assessorato scrive di aver chiesto informazioni all’EMP stesso ma di non aver ricevuto risposta. Resta la grande amarezza – conclude Giampietro – che chi ha criticato la gestione recente dell’Ente Manifestazioni, come la presidente dei Premi Flaiano, sia stata punita con un taglio drastico dei fondi destinati alla più prestigiosa manifestazione culturale della città, unica voce a subire un taglio così duro con il bilancio 2025. Ma noi in Consiglio comunale faremo il nostro ruolo, sia per ristabilire il giusto contributo dei pescaresi ai Premi Flaiano, sia per riequilibrare un bilancio ingiusto, partendo dall’esigenza di ridare centralità ad una scuola pubblica falcidiata dai tagli della nuova giunta Masci”.
IL SERVIZIO DEL TG8