Il presidente della commissione Sicurezza al Comune di Pescara, Armando Foschi, interviene sulle infiltrazioni d’acqua piovana negli alloggi Ater di via Rigopiano, appena riqualificati
“Sono stati sufficienti due giorni di pioggia per determinare l’allagamento degli alloggi Ater di via Rigopiano, appena riqualificati con fondi della Regione Abruzzo e fondi del bonus 110 con un investimento di 2milioni 700mila euro. A detta degli inquilini, l’installazione degli impianti fotovoltaici sui tetti, con la rimozione delle classiche tegole, avrebbe favorito la penetrazione di pesanti infiltrazioni che, in alcuni casi, hanno reso inagibili i servizi igienici scendendo lungo le colonne. È evidente che tale situazione, assolutamente inaccettabile, richiede un intervento immediato dell’Azienda Ater, che, a sua volta, deve chiedere conto all’impresa che ha realizzato i lavori, determinando evidentemente dei disservizi macroscopici”.
Foschi ha precisato di avere ricevuto la segnalazione e le foto da alcuni inquilini degli alloggi:
“Ovviamente i cittadini se la prendono con il Comune, che però non c’entra nulla con una situazione che è assolutamente critica e inconcepibile – ha sottolineato Foschi -. L’infiltrazione di acqua piovana si è infatti verificata negli alloggi di quelle palazzine che sono state oggetto di un importante intervento di riqualificazione con i fondi del bonus 110, oltre quelli regionali, con il rifacimento delle facciate, degli infissi esterni e interni, delle caldaie, degli impianti e la realizzazione dell’efficientamento energetico con il cappotto termico dei fabbricati: 2milioni 700mila euro di investimenti. Peccato che protette le facciate esterne con il cappotto termico ed eliminati gli spifferi con la sostituzione degli infissi, ora piova dal soffitto fin dentro le case: colpa, sembrerebbe, dei pannelli fotovoltaici installati per l’efficientamento energetico che avrebbero determinato la rimozione delle tegole, consentendo però le infiltrazioni, che sono state così copiose in appena due giorni da penetrare sino al soffitto degli appartamenti allagando completamente i bagni. Pezzi di muffa si sono staccati dal solaio finendo nelle vasche da bagno sottostanti, l’acqua è scesa sino alle colonne delle condotte, ma soprattutto ci sono stanze che appaiono completamente inagibili e invivibili e impongono una verifica immediata sulla tenuta dei soffitti e delle pannellature interne completamente impregnate di acqua. Ci sono famiglie che da sabato vivono con i catini nei bagni e lungo i corridoi per raccogliere l’acqua che continua a filtrare dal solaio, una situazione inaccettabile a fronte di lavori di rifacimento appena conclusi o, in alcuni casi, ancora in corso con fondi pubblici. E ci chiediamo se oggi in quegli appartamenti ci siano ancora le opportune condizioni di sicurezza a tutela degli inquilini o se, nell’attesa delle verifiche, non sia opportuno spostare le famiglie che stanno vivendo una situazione di evidente criticità. Ma soprattutto chiediamo un intervento urgente di verifica dell’Ater, al fine di sapere con esattezza cosa abbia causato un simile danno che va evidentemente risarcito alla Regione Abruzzo chiamando in causa subito l’impresa che ha eseguito i lavori e che quanto meno deve dare delle spiegazioni convincenti circa l’accaduto a tutela dei cittadini e anche della pubblica amministrazione, Comune e Regione Abruzzo”.