Pescara: posti in piedi al consiglio comunale, fischi e contestazioni per Masci

Consiglio comunale a dir poco infuocato a Pescara sulle recenti vicende giudiziarie che hanno travolto Palazzo di Città: per il sindaco Masci fischi, contestazioni e più volte urla per chiedere le sue dimissioni. Tanti i cittadini in aula alcuni dei quali con una t-shirt recante la scritta “amministrazione stupefacente”

Seduta richiesta dalle opposizioni cui prendono parte anche 7 associazioni e comitati cittadini, tre parlamentari e un consigliere regionale. Subito dibattito infuocato, con il Pd e il Movimento 5 Stelle che hanno invitato più volte il sindaco Carlo Masci a dimettersi. Si sono iscritti a parlare alcuni dei comitati che, nelle settimane scorse, avevano dato vita a proteste e sit-in davanti al Comune. Tra le associazioni che dovrebbero intervenire figurano Salviamo viale Marconi, Salviamo il parco di via della Fornace Bizzarri, Salviamo gli orti urbani di via Santina Campana, Nuova Rancitelli, Strada parco bene comune, Non nella nostra città. Poi anche l’Endas e la Cgil. Nell’elenco degli interventi anche tre deputati, Luciano D’Alfonso (Pd), Guerino Testa (Fratelli d’Italia), Nazario Pagano (Forza Italia) e il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco (Lega).

A chi gli urla di dimettersi Masci ha replicato fermo e granitico che “non se ne parla proprio specie visti i risultati delle tante cose fatte per questa città”.

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO 
DOMENICO PETTINARI(M5S):”I PESCARESI BOCCIANO L’AMMINISTRAZIONE MASCI, OGGI UN SEGNALE FORTE CHE IL SINDACO NON PUÒ IGNORARE”
“Ormai è chiaro che la città di Pescara ha bocciato l’amministrazione Masci su tutti i fronti. Del resto sono settimane che la parte onesta della città chiede le dimissioni del Sindaco e della sua Giunta, che con l’inchiesta denominata “tana delle tigri” ha toccato il fondo di un pozzo che ha scavato per anni. Anni di arroganza istituzionale che ha reso questo centrodestra sordo alle richieste dei liberi cittadini, dei comitati e delle associazioni. I pescaresi sono stanchi e oggi sono intervenuti i centinaia e centinaia per ribadire la delusione e il rammarico di 5 anni pessimi che hanno portato Pescara al minimo storico nella sicurezza, nella cultura, nel turismo, nella viabilità. Pescara è onesta e merita molto di più.
La grande partecipazione dei cittadini nella giornata odierne è un segnale che chi si occupa di gestire la cosa pubblica non può ignorare” le parole sono del Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che oggi insieme a tanti cittadini ha tenuto un flash mob davanti al piazzale del Comune in occasione del Consiglio regionale straordinario  sull’utilizzo dei Fondi PNRR da parte dell’amministrazione.

Alle parole di Domenico Pettinari si aggiungono quelle della Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Barbara Stella, presente al Consiglio .

“Voglio esprimere tutta la mia solidarietà ai cittadini pescaresi che oggi hanno protestato per una gestione inadeguata e poco trasparente della cosa pubblica che va avanti da troppi anni” conclude.

L’ON. D’ALFONSO AL CONSIGLIO COMUNALE DI PESCARA: CREIAMO LE CONDIZIONI DI GARANZIA AFFINCHE’ LA CITTA’ NON PATISCA PIU’ QUESTO ABISSO DELLA QUALITA’ DELLE DECISIONI E DEGLI INVESTIMENTI

“Adesso serve riorganizzare la macchina comunale per far sì che non accada più che uno si prenda l’appalto di tutte le decisioni. Scattiamo la fotografia sulla gravità dei fatti e creiamo la condizioni di garanzia affinché Pescara non patisca mai più questo abisso della qualità delle decisioni e dell’investimento pubblico”: lo ha detto l’on. Luciano D’Alfonso intervenendo al consiglio comunale straordinario di Pescara svoltosi oggi pomeriggio per discutere sulla gestione del settore Lavori Pubblici e dei finanziamenti del PNRR. Il deputato dem – che al suo ingresso nella sala consiliare è stato accolto da un applauso spontaneo del pubblico – ha proseguito affermando: “Le opere pubbliche sono fatte dal potere pubblico con denaro pubblico per produrre pubblica utilità. In questo caso è accaduto che la verticalizzazione abbia fatto danno: io conosco la fiduciarietà, che è cosa diversa dall’amicalità. La macchina comunale dev’essere una funzione della democrazia elettiva, non può trasformarsi in una satrapia intoccabile”.

D’Alfonso ha poi citato un caso specifico: “Quanto accaduto su viale Marconi è un capolavoro alla rovescia: in quella strada abbiamo appreso dell’esistenza di asfalti a scomparsa, che al mattino venivano stesi e la sera venivano tolti”. Il deputato ha concluso così: “Pescara aveva davvero necessità di toccare il fondo in ragione della distrazione e della volontà di non ascoltare? Siamo nel pieno del PNRR, siamo nel pieno della ripresa della corsa per toglierci dalle sofferenze della pandemia. Abbiamo bisogno del massimo della forma della macchina comunale e del massimo del rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”.