Pescara: prima camminata per dire sì al diritto all’oblio oncologico

In mattinata prima camminata non competitiva per la campagna #iononsonoilmiotumore, con partenza da piazza Salotto, per dire sì all’oblio oncologico. Manifestazione organizzata dalla Fondazione Aiom e accolta da Adricesta e altre associazioni. L’obiettivo è raggiungere 100mila firma per una legge sul diritto all’oblio

La manifestazione organizzata dall’Associazione Italiana Oncologia Medica è stata accolta con entusiasmo dall’Adricesta Onlus e dal Carla Panzino. Hanno dato il loro sostegno altre associazioni e realtà: Misericordia, Federcentri ed altre ancora. L’obiettivo è di portare più persone a conoscenza di una situazione che in Italia riguarda circa 1 milione di ex pazienti, sensibilizzando anche chi non ha vissuto l’esperienza di una malattia oncologica, nonché di raggiungere il traguardo delle 100mila firme per una legge sul diritto all’oblio.

Una passeggiata da piazza Salotto, a Pescara, con una lunghezza di 2,5 chilometri si è snodata tra il centro città e il lungomare. Ha aderito anche il Comune con il sindaco Masci presente assieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“Chi ha avuto una malattia oncologica oggi si trova a vivere delle difficoltà nell’accesso ad alcuni servizi”, spiegano le associazioni. “Richiedere mutui, prestiti, assicurazioni e adozioni, per un ex paziente significa spesso fare i conti con il passato e con la patologia che si è lasciato alle spalle. Mentre un tempo il tumore era una malattia che dava poche speranze di sopravvivenza, oggi moltissime neoplasie sono curabili, e altre hanno un’aspettativa di vita lunga”

“È necessario che il nostro Paese si unisca a quelli che hanno emanato la legge per il diritto all’oblio, garantendo ai suoi cittadini un futuro libero dallo stigma della malattia oncologica. Si tratta di una norma che permetterebbe all’ex paziente di non dichiarare la malattia, pratica oggi obbligatoria per la stipula di molti contratti e la richiesta di alcuni servizi”

Per questa ragione Fondazione Aiom ha realizzato la campagna di comunicazione “Io non sono il mio tumore” con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, nella speranza di raggiungere al più presto gli altri Paesi virtuosi. “L’iniziativa è un’importante occasione di incontro per saperne di più. Ma anche un invito a mobilitarsi per chiedere l’approvazione di una legge che tuteli chi ha superato la malattia. Il numero di pazienti che oggi vive anche a molti anni di distanza da una diagnosi di tumore è aumentato. Merito di percorsi terapeutici sempre più innovativi, in grado di curare o di cronicizzare molte neoplasie, e di garantire un’aspettativa di vita uguale a quella di chi non ha mai ricevuto diagnosi di tumore”.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito dirittoallobliotumori.org, dove è anche possibile aderire alla campagna lasciando la propria firma e scaricare la prima guida sul diritto all’oblio oncologico.

 

 

Giammarco Giardini: