La volta della sala “Risorgimento” del “Museo delle Genti d’Abruzzo” per un matrimonio da incorniciare. Una coppia pescarese, questa mattina, si è sposata in uno degli spazi che la convenzione stipulata tra Comune e Fondazione Genti d’Abruzzo ha messo a disposizione dei cittadini che scelgono il rito civile. C’è anche Museo Cascella.
“Abbiamo iniziato a ragionare su questo progetto in piena pandemia – ricordano l’assessore alla Cultura, Mariarita Paoni Saccone, e la presidente della Commissione Cultura, Manuela Peschi – quando si stava lavorando al rinnovo della convenzione con la Fondazione Genti d’Abruzzo per la gestione dei due musei. Sia il “Genti” che il Cascella hanno sale preziose, che ben si prestano all’organizzazione di eventi particolari, per questo abbiamo deciso di avviare un percorso amministrativo che consentisse la possibilità di celebrare matrimoni, anche al di fuori della casa comunale”. La parte dell’iter relativa ai servizi demografici è stata curata dall’assessore Patrizia Martelli.
La scelta è tra quattro spazi, diversi l’uno dall’altro, ma con in comune arte e bellezza: tre nel Museo delle Genti d’Abruzzo che offre, oltre alla sala “Risorgimento”, lo “Spazio Arte” sempre al piano terra, normalmente utilizzato per le esposizioni temporanee, e la “Sala Favetta” con le splendide vetrate sul fiume. La quarta sala è al “Museo Cascella” ed è un piccolo gioiello che, nella giusta stagione climatica, dispone anche di uno spazio esterno di qualità.
“Naturalmente oltre alla cerimonia in senso stretto le strutture offrono anche la possibilità di organizzare il ricevimento – sottolineano Paoni Saccone e Peschi – con la massima disponibilità del personale che aiuta nell’allestimento delle sale e si preoccupa poi della loro risistemazione. In un momento difficile abbiamo pensato a questo progetto guardando alla normalità: sono passati molti mesi, ma oggi, quando l’Abruzzo si prepara a passare in zona bianca, a riavvicinarsi alla normalità, è bello vedere che un’idea di rilancio trova la sua realizzazione concreta. Pescara ha tanti spazi culturali di qualità, spazi che fanno parte della memoria collettiva, aprendoli alle cerimonie e agli eventi ci piace pensare che faranno parte della storia di ogni famiglia”.
Il regolamento predisposto dal Comune prevede il disciplinare per l’utilizzo delle quattro sale, con tempi costi e modalità di fruizione da concordare con la Fondazione Genti d’Abruzzo; l’ufficio anagrafe, naturalmente, continuerà ad occuparsi, secondo quanto previsto dalla normativa, dell’intero iter amministrativo che precede la cerimonia in senso stretto.