Gli affari della droga con i boss e la mafia albanese a Pescara, nel quartiere Rancitelli, raccontati in “31 minuti”, la nuova trasmissione di Rete8 e Il Centro, curata e condotta da Pietro Lambertini, in onda stasera alle 22,30
Dalla vendita al dettaglio in mano alle famiglie rom fino ai grossi carichi da piazzare: gli affari della droga con i boss e la mafia albanese a Pescara sono al centro della prima puntata di “31 minuti”, la nuova trasmissione di Rete8 e Il Centro, curata e condotta dal giornalista del Centro Pietro Lambertini, che parte questa sera, giovedì 12 ottobre 2023, alle 22,30 sul canale 10 del digitale terrestre.
Temi di attualità, cronaca e altro saranno affrontati nel corso del nuovo programma “31 minuti” che sarà un appuntamento fisso del nuovo palinsesto televisivo di Rete8 e andrà in onda ogni giovedì alle 22,30.
Si comincia questa sera con il racconto giornalistico dello spaccio di stupefacenti a Pescara.
«Rancitelli è il centro dello spaccio d’Abruzzo, una piazza che movimenta consistenti quantitativi di droga in accordo con la mafia e i boss albanesi, tutti affamati di soldi. Non soltanto eroina, a Rancitelli si vende di tutto.»
Così si legge a pagina 16 del quotidiano Il Centro nell’articolo di Pietro Lambertini che lancia la prima puntata della sua trasmissione, su regia di Antonio D’Ottavio con la collaborazione tecnica di Alberto Capo, dal titolo “Un fiume di droga”. Perché a Pescara scorre un fiume di droga, come rivelano le analisi dell’Istituto Mario Negri sui liquami e le acque reflue del depuratore, secondo un progetto finanziato dal dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri.
«I liquami non mentono mai e i reflui trattati al depuratore di via Raiale dicono che in città si consuma tantissima droga: nelle fogne c’è una concentrazione altissima di cocaina, quasi trenta dosi al giorno per mille abitanti. Significa che in media ogni giorno a Pescara si consumano circa 3.500 dosi di cocaina, in scala più di Milano, più di Roma: è il valore più alto d’Italia. Una volta era la droga dei ricchi, adesso la cocaina attraversa la società e il consumo è allarmante anche tra i giovanissimi (15-19 anni)», si legge ancora a pagina sul quotidiano Il Centro in edicola oggi.
Crocevia dello spaccio pescarese è il quartiere di Rancitelli, dove la piazza dello spaccio si sta riorganizzando dopo l’abbattimento del famigerato Ferro di cavallo. A raccontare il crocevia della droga al microfono di Pietro Lambertini è Nicolino Sciolè, poliziotto con 42 anni di servizio nel narcotraffico, che traccia il quadro di come nel capoluogo adriatico lo spaccio sia cambiato: dalla vendita al dettaglio in capo alle famiglie rom ai grandi affari con la malavita albanese negli anni Novanta, che in città ha portato grandi quantitativi di droga, smerciati poi in tutto l’Abruzzo.