La carcassa di un esemplare adulto di tartaruga palustre americana, Trachemys scripta testuggine appartenente alla famiglia degli emididi, è stato rinvenuto stamane sulla riviera di Pescara all’altezza dello stabilimento Acapulco
Probabilmente a causa delle recenti mareggiate e piene fluviali, la carcassa della testuggine potrebbe essere stata trascinata sulla spiaggia. E’ bene ricordare che qualora si rinvenissero sulle spiagge esemplari della specie esotica invasiva di rilevanza unionale Tartaruga palustre americana (Trachemys scripta), queste specie non possono essere né detenute, anche in confinamento, né trasportate, né rilasciate nell’ambiente. Le Regioni, infatti, individuano centri di detenzione temporanea o permanente a cui i privati cittadini possono portare gli esemplari ritrovati abbandonati in parchi urbani o aree naturali. Intorno alle ore 10 gli uomini della Guardia Costiera di Pescara sono intervenuti insieme al Dr. Vincenzo Olivieri del Centro Studi Cetacei per recuperare la carcassa della testuggine.
Si ricorda infine che oltre agli esemplari di Trachemys scripta potrebbero essere rinvenibili anche esemplari della specie autoctona Emys orbicularis, specie rigorosamente protetta dalla Direttiva Habitat e dalla legge regionale sulla fauna minore, che richiede quindi di essere trattata in maniera differenziata rispetto all’esotica invasiva. Per tali esemplari è vietata la cattura e la detenzione e pertanto, in caso di prelievo accidentale occorre provvedere al suo immediato rilascio nel corso d’acqua di provenienza o in altra zona umida idonea.
“Solo problemi per chi trova una testuggine palustre americana Trachemis scripta, la cui detenzione è oggi vietata dalla legge, e la preleva per impedire che faccia danni nell’ambiente naturale. Cittadini in difficoltà per le inadempienze delle Regioni. Nessun intervento in Abruzzo, come altrove, benché lo Stato abbia stanziato 15 milioni”. Lo ha segnalato recentemente anche il Wwf Chieti Pescara a proposito della presenza sul territorio di testuggini palustri americane Trachemys scripta scripta (detta “dalle orecchie gialle”) o Trachemys scripta elegans (“dalle orecchie rosse”). Gli ambientalisti ricordano che “la detenzione è attualmente proibita dalla normativa europea recepita anche in Italia: la Trachemys è inclusa infatti nell’elenco delle specie esotiche invasive, dannose per gli ambienti e per le specie autoctone. Chi non si è messo in regola denunciandone il possesso (è stato possibile sino al 31 agosto 2019) – afferma l’associazione – rischia per questo denunce e pesanti sanzioni pecuniarie. Capita allora che molte vengano abbandonate, a dispetto degli enormi danni che possono provocare”. Molti i cittadini che incontrano gli esemplari e li raccolgono, con l’obiettivo di trovare loro una sistemazione idonea.