Velocizzazione Pescara-Roma: ieri si è svolto un dibattito pubblico sulla questione per il lotto che riguarda Chieti Scalo, Brecciarola esclusa. “Progetto da cambiare”
Nella mattinata di ieri l’Amministrazione comunale ha partecipato all’incontro tecnico del dibattito pubblico sul raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, tenutosi al Foyer del Teatro Marrucino sulle altre tratte dell’opera, in presenza del sindaco Diego Ferrara, del presidente del Consiglio comunale Luigi Febo, del dirigente e funzionario dell’Urbanistica e Lavori Pubblici, Carlo Di Gregorio, Lucia Morretti e Ivonne Elia e gli altri soggetti invitati dagli organizzatori allo scopo. Nel pomeriggio il sindaco Diego Ferrara ha preso parte anche all’incontro aperto al pubblico con i cittadini e i rappresentanti dei comitati, con lui erano presenti l’assessore Fabio Stella, il consigliere delegato alla ferrovia Vincenzo Ginefra, i consiglieri comunali Barbara Di Roberto, Luca Amicone, Silvia Di Pasquale, Aldo Grifone, Silvio Di Primio, l’onorevole Daniela Torto.
“Abbiamo rappresentato a RFI e ai tecnici presenti la necessità di vagliare le alternative proposte dal territorio anche su questo lotto – riferiscono il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – , a partire dall’ipotesi di eliminare l’impatto sugli edifici attraverso l’interramento di un tratto della ferrovia, come già proposto da San Giovanni Teatino per un tratto del passaggio. Abbiamo inoltre fatto presente la contemporaneità di cantieri anche comunali a ridosso della ferrovia, per il progetto di rigenerazione urbana che sta per partire sull’area adiacente la stazione e via Pescasseroli. Su tali istanze ci confronteremo anche a livello documentale, fornendo progetti e una descrizione più dettagliata dei lavori. Siamo inoltre tornati a riportare l’attenzione sulla variante concepita con i cittadini, affinché non venga scartata come ipotesi, in quanto più sostenibile per costi, ma soprattutto per l’impatto ambientale, sociale e logistico dell’opera, viste le presenze di abitazioni e attività che con il tracciato originario bisognerebbe abbattere. Una posizione che portiamo avanti sin dal primo dibattito pubblico, ma non come ostatività all’opera, bensì al fine di rendere il progetto più aderente al territorio, come chiedono i cittadini. A loro staremo accanto, come abbiamo fatto fino a oggi e continueremo a farlo anche per tutte le procedure che li interesseranno, affinché possano essere garantiti per i tempi e l’entità delle procedure di esproprio”.
Chieti