Numerosi cittadini e rappresentanti del M5S questa mattina all’ingresso dell’ospedale civile di Pescara per denunciare le crepe di un sistema di gestione nel nosocomio adriatico ormai sempre più insostenibili.
Alle storiche battaglie del consigliere regionale del M5S, oggi anche vice presidente del Consiglio Regionale, Domenico Pettinari, contro le tante problematiche legate alla gestione della sanità nella Provincia di Pescara, si aggiungono le vibranti proteste di molti cittadini stamane raccolti davanti l’ingresso del Santo Spirito:
“Tempo fa ho ricoverato mia madre, aveva delle patologie ma era vigile – ci racconta quasi in lacrime una signora – ieri l’ho dovuta piangere al funerale perché da questo ospedale mia madre non è più uscita con le sue gambe, è morta per una polmonite che ha contratto nel reparto di geriatria e sapete come l’ha presa? Perchè la mattina spalancavano le finestre per cambiare aria ed una volta ho visto che durante questa operazione, mia madre aveva anche la pancia da fuori. Ho tutto documentato e portato il materiale ai Nas che ora stanno indagando.”
“Hanno distrutto l’ospedale di Penne che prima era un fiore all’occhiello – ci dice invece un ex infermiere – a vantaggio dell’ospedale di Pescara che ora rischia il collasso, le sembra una politica sana questa?.”
Sono queste solo alcune voci raccolte davanti l’ospedale stamattina, a metterle insieme Domenico Pettinari che è tornato su vecchie problematiche come la Pet-Tac esterna il cui noleggio costa 5000 euro al giorno, l’area di elisoccorso inagibile ed inutilizzata, l’attesa al Pronto Soccorso che nei giorni scorsi ha raggiunto il picco di 24 ore. Un macchinario di radioterapia obsoleto che a distanza di anni non viene ancora sostituito, il depauperamento del personale all’ospedale di Penne dove medici vanno in pensione e vengono sostituiti da nuovi medici che però sono stati assegnati a Pescara:
“Non punto l’indice sul personale che fa anche salti mortali, ma su una gestione complessiva di questa Asl che non può essere più tollerata – precisa Pettinari – come conseguenza ad una politica sanitaria in questa regione assolutamente deficitaria.”
Il Servizio del Tg8: