Uno scarico anomalo nelle condotte fognanti che affluiscono al depuratore, avvenuto tra la sera e la notte del 18 agosto e quindi nelle prime ore di giovedì, ha fatto scattare il divieto di balneazione nel settore prospiciente via Galilei e quello 100 metri a sud del porto turistico. Il sindaco su tutte le furie vuole i responsabili.
«Questo gesto sulle cui responsabilità sono in corso indagini – ha affermato il sindaco Carlo Masci – ha reso necessario emanare un’ordinanza di divieto temporaneo delle acque di balneazione per circostanze eccezionali». Il provvedimento, con effetto immediato, riguarda il settore prospiciente via Galilei e quello 100 metri a sud del porto turistico. Sono in corso da parte degli esperti dell’Aca le analisi dei campioni e i controlli sugli scarichi industriali che affluiscono nel depuratore. Nello specifico il ph sarebbe stato abbassato fino a livello 2, con grave ricaduta sulle capacità dei fanghi.
«Da un lato va rilevato che il sistema di controllo ha dato l’allarme in tempi brevissimi, dall’altro amareggia dover constatare che mentre si fanno sforzi e non si lesina impegno per l’alta qualità delle acque di balneazione, c’è chi non si fa invece scrupolo con scarichi che provocano inquinamento, disservizi e divieti», ha commentato il sindaco. «Mi auguro che chi ha compiuto questo gesto irresponsabile venga presto individuato e punito».
L’Arta, intanto, fa sapere che i tecnici Arta sono intervenuti immediatamente “per una rigorosa e tempestiva verifica della portata del fenomeno”. Attesi per la mattinata di domani gli esiti degli accertamenti analitici. Sono stati prelevati campioni per determinare parametri microbiologici “Escherichia Coli” ed “Enterococchi intestinali”, nelle acque marine antistanti la foce del fiume Pescara. In particolare, i punti di campionamento sono stati individuati a Nord del fiume, nelle zone antistanti via Leopardi e via Galilei. E a Sud del corso d’acqua, più precisamente ad una distanza di 100 metri verso Sud rispetto al molo del porto turistico. L’Arta ha predisposto ulteriori analisi sui campioni prelevati nelle vasche del depuratore e alla foce del fiume Pescara.
“In attesa degli esiti analitici dei campioni prelevati nelle adiacenze del corso d’acqua – si legge in una nota – Arta ha prospettato al Comune l’eventuale istituzione di un divieto di balneazione cautelativo, in applicazione dell’art.10 del D.Lgs 116/08, nelle aree di balneazione sopracitate, tenuto conto che la foce del fiume risulta già compresa all’interno di una zona con divieto di balneazione permanente che si estende 50 metri a Nord e 50 metri a Sud della foce stessa. Indicazione che il sindaco, Carlo Masci, ha prontamente seguito firmando un’ordinanza di divieto temporaneo delle acque di balneazione per circostanze eccezionali”. “Considerata la rilevanza che hanno gli accertamenti sulla qualità delle acque di balneazione per la salute dei bagnanti e per le economie locali – ha detto il direttore generale Arta, Maurizio Dionisio – le attività dei laboratori dell’Agenzia saranno incessanti, sette giorni su sette, per fornire i risultati delle analisi nel più breve tempo possibile, compatibilmente con la durata tecnica delle stesse che è fissata per legge”.