Seduta straordinaria di consiglio comunale a Pescara, domani alle 18 nel piazzale Michelucci dell’Aurum, sul futuro del Liceo Marconi. A chiederlo i consiglieri di centrosinistra “a 58 giorni da un anno scolastico senza sede per 1.400 studenti e 200 tra professori e amministrativi”. Zaffiri, presidente della Provincia di Pescara, annuncia fondi e lavori ma “non sarà possibile tenere insieme tutte le classi in un’unica sede”.
“Fra 58 giorni più di 1.400 studenti e 200 fra docenti e operatori del Liceo Marconi torneranno fra i banchi, ma nessuno ha il coraggio di dire loro che per due anni la Provincia di Pescara ha pensato ad altro e adesso, quando la scuola dovrebbe essere abbattuta, non ha idea di che strada percorrere”. Così i consiglieri comunali del centrosinistra Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo (Partito Democratico) e Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli (Lista Sclocco Sindaco) alla vigilia della seduta straordinaria del consiglio comunale che si terrà domani, martedì 6 luglio, alle 18 nel piazzale Michelucci dell’Aurum.
La convocazione della seduta è stata richiesta proprio dai consiglieri del centrosinistra e si terrà in forma aperta per consentire di intervenire anche a docenti, studenti, genitori, dirigenti. “Abbiamo chiesto una seduta straordinaria del Consiglio Comunale perché la città di Pescara non può restare inerme rispetto a questa emergenza, che riguarda migliaia di ragazzi e ragazze e le loro famiglie, oltre che centinaia di persone che lavorano in quell’istituto. La scuola continua ad essere l’ultimo dei pensieri del centrodestra, ma non permetteremo che ne paghino le conseguenze la popolazione scolastica: va trovata al più presto una soluzione”.
“La Regione Abruzzo stanzia un fondo straordinario di 666mila euro per consentire alla Provincia di Pescara di fronteggiare con maggiore serenità le procedure di presa in carico delle strutture che, a partire da settembre prossimo, andranno a ospitare le 64 classi del Liceo Marconi”. In replica alle polemiche del centrosinistra pescarese arriva la dichiarazione del Presidente della Provincia di Pescara Antonio Zaffiri. “In queste settimane i nostri uffici sono impegnati nella definizione degli ultimi dettagli inerenti da un lato l’apertura del cantiere, dall’altro la sistemazione provvisoria, per un solo anno, dei 1.500 studenti delle 64 classi del ‘Marconi’ con l’obiettivo primario di azzerare i potenziali disagi. Partiamo da un presupposto: i lavori del ‘Marconi’ sono urgenti e indifferibili, ma soprattutto necessari. Se avessimo potuto, sarebbe stato molto più semplice intervenire sull’esistente, in questo caso non possiamo, non raggiungeremmo l’obiettivo di tutelare la salute e la vita dei nostri studenti. D’altro canto, se andremo a investire ben 14milioni di euro per la demolizione e ricostruzione ex novo di tutto il complesso scolastico, palestra compresa, di cui 8milioni 30mila solo per il primo stralcio, non parliamo di una scelta semplice fatta a cuor leggero. Primo punto fermo: il Liceo Marconi resterà a Pescara, c’erano delle soluzioni extracittadine, ma le abbiamo scartate subito perché è scontato che una scuola storica come il Marconi non può essere portata fuori città. La scelta delle dislocazioni logistiche in città delle 64 classi è stata oggetto di verifica al Tavolo tecnico istituito con l’Ufficio scolastico provinciale e con il Comune di Pescara, da cui è emersa la necessità di acquisire in locazione, per assenza di altri spazi nelle scuole della città, i locali necessari a ospitare la popolazione scolastica, quantificando una spesa iniziale di 300mila euro. Ci sarebbe piaciuto riuscire a tenere insieme tutte le classi in un unico fabbricato, ma è evidente che le dimensioni della scuola e gli eventuali costi non lo permettono”.