Si spaccia per commercialista e raggira un imprenditore in difficoltà fino a farsi cedere una palazzina ai colli di Pescara in cambio di una negoziazione di un grosso debito. Guai per una 47enne pugliese nota per altre vicende giudiziarie.
Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Pescara nei confronti di una 47enne di origine pugliese, ma da tempo stabilitasi a Pescara. La donna, già conosciuta per altre vicende giudiziarie, è indagata per truffa (aggravata dall’aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità) nei confronti di un imprenditore pescarese. Spacciandosi per commercialista ha convinto la vittima, in difficoltà economica e gravata da debiti per consistenti importi con una società di leasing e con un istituto di credito, ad affidarle l’incarico di provare a rinegoziare le somme dovute ai creditori. Dopo qualche mese l’imprenditore ha ricevuto una comunicazione dalla società di leasing che lo informava che il suo debito, in virtù della negoziazione della “professionista”, si era sensibilmente ridotto. La finta commercialista ha, quindi, proposto all’uomo di cederle la proprietà della palazzina di quattro piani con giardino, a Pescara colli, in cui risiedeva. In cambio la donna, oltre a pagare una somma in denaro, si sarebbe accollata la residuale parte di debito che l’imprenditore aveva con la società di leasing. Nel maggio 2020, stipulato il contratto preliminare, la donna ed i suoi figli si sono trasferiti nella palazzina, che nel frattempo la vittima del raggiro aveva reso disponibile liberandola dalle sue cose.
Dopo qualche mese l’imprenditore realizza di essere stato truffato. La sua società aveva, infatti, ricevuto gli atti giudiziari della procedura esecutiva avviata dalla società di leasing: il suo debito era rimasto invariato e che la documentazione che lo faceva apparire parzialmente estinto era falsa, così come falsa era la copia del bonifico fatto alla società creditrice a saldo del debito.
A quel punto l’imprenditore si è rivolto alla Procura della Repubblica che ha delegato la Squadra Mobile alle indagini, poi confluite in un’informativa di reato: la donna non era commercialista. Sulla base degli accertamenti svolti dalla Polizia, il Sostituto Procuratore Andrea Di Giovanni, ravvisando nelle condotte della 47enne il reato di truffa, ha chiesto e ottenuto dal G.I.P. Antonella Di Carlo un provvedimento di sequestro preventivo dell’immobile occupato dall’indagata, ritenendolo provento di reato. Il decreto di sequestro è stato eseguito nella giornata di ieri dalla Squadra Mobile. La finta commercialista è stata costretta a lasciare l’abitazione affidata in custodia all’imprenditore, legittimo proprietario, in attesa della sua definitiva restituzione.