Niente di nuovo: della copertura del teatro d’Annunzio se ne parla da anni, ma l’intervento continua ad alimentare le polemiche. Il “cappello” sul d’Annunzio fu oggetto di campagna elettorale del proponente, Guerino Testa, già nel 2014, in contrapposizione al ponte del cielo immaginato dall’ex presidente della Regione Luciano D’Alfonso.
Testa, all’epoca esponente del Nuovo Centro Destra, presentò il progetto di copertura dell’anfiteatro, da realizzare con una spesa di meno di 2 milioni di euro. L’intervento, secondo i favorevoli, avrebbe consentito l’utilizzo della struttura praticamente tutto l’anno. Poi non se ne fece nulla, ma qualche giorno fa – prima sul quotidiano Il Centro e poi sui social – il dibattito è tornato di attualità, visto che il tetto sull’anfiteatro figura tra le opere che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare e finanziare con fondi ministeriali.
Fermamente e pubblicamente contrario si è dichiarato l’ex presidente della Provincia, Tino Di Sipio, che al microfono di Rete8 ha bollato l’intervento come non solo del tutto inutile, ma anche inconcepibile, visto che il d’Annunzio è un unicum: progettato da Vicentino Michetti è l’unico anfiteatro della riviera Adriatica.