Una discussione tra un cliente e i dipendenti di un ristobar per questioni apparentemente futili, riconducibili ai tempi di attesa. Poi i pugni e alla fine i colpi di pistola contro il cuoco. Un ragazzo di 23 anni, ora ricoverato in ospedale in Rianimazione è in condizioni gravissime. Arrestato in serata, in fuga sulla A14 in taxi, l’uomo che ha aperto il fuoco nel locale della centralissima piazza Salotto
Sono da poco passate le 14, nel centro della città, zona di negozi, bar e ristoranti. Uno di questi è CasaRustì, ristobar che vende arrosticini, i tipici spiedini abruzzesi di carne di pecora. Un uomo, dopo aver finito di mangiare ad un tavolo esterno, entra nell’attività per effettuare un nuovo ordine. A quel punto inizia una discussione. Poi una scazzottata e, alla fine, l’impensabile: l’uomo tira fuori una pistola e spara contro il cuoco. Tre colpi, forse cinque secondo le testimonianze di chi era nei pressi. In un breve filmato del sistema di videosorveglianza che sta circolando su alcune chat sono visibili gli ultimi istanti dell’episodio. Il giovane, già a terra, cerca riparo dietro al bancone. L’aggressore gli spara altre due volte, colpendolo alla schiena. Poi l’uomo – abbigliamento sportivo nero, con il volto scoperto – si allontana. Viene subito lanciato l’allarme e sul posto arrivano il 118 e la polizia. Il 23enne – originario di Santo Domingo, ma da tempo residente in Abruzzo – viene trasportato in pronto soccorso. Intubato, è ora ricoverato in Rianimazione, in prognosi riservata dopo un intervento per l’estrazione dei proiettili. In ospedale, per lo shock, è finita anche la sua collega.
“È entrato nel locale con il suo bicchiere di vino ed ha iniziato a inveire contro i dipendenti, lamentandosi, da quanto abbiamo capito, per i tempi di attesa. Gli ha dato prima un pugno, poi ha tirato fuori la pistola ed ha sparato. Quello che si vede nelle immagini fa impressione”, raccontano, sulla base delle testimonianze e dei filmati della videosorveglianza, i titolari dell’attività, i quali, sconvolti, definiscono il 23enne – padre di un bimbo di due anni – come un “bravissimo ragazzo”. L’aggressore non era un cliente fisso, ma pare fosse stato nell’attività anche venerdì sera. “Speriamo solo che il ragazzo si riprenda”, ripetono gli imprenditori. Sul posto la polizia, con squadra Mobile e scientifica. Le indagini e le ricerche vanno avanti. Un grande contributo all’attività investigativa arriva proprio dalle telecamere di sicurezza, non solo quelle del locale, ma anche le altre presenti nella zona, che potrebbero fornire indicazioni sugli spostamenti dell’aggressore, avvistato anche in Piazza Muzii. La sala di controllo del sistema di telecamere cittadino è stata messa “immediatamente a disposizione, unitamente ai nostri operatori informatici della Polizia Municipale, delle Forze dell’Ordine che stanno indagando sull’efferato episodio accaduto oggi”, sottolinea infatti il sindaco, Carlo Masci.
Nella tarda serata l’uomo accusato di aver sparato, Federico Pecoraro, un 29enne di origini abruzzesi che vive all’estero, è stato arrestato dalla Polizia nell’area di servizio Metauro della A14, nelle Marche. Inizialmente si era rifugiato presso dei parenti. Era a bordo di un taxi, ancora armato. Gli agenti sono riusciti a fermarlo contattando il tassista ed evitando che venisse preso in ostaggio. Sequestrata una pistola semiautomatica di cui l’uomo era in possesso. Ora il fermato è a disposizione della Procura di Pescara per le ulteriori indagini.
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