Un tentato omicidio per gelosia sarebbe all’origine della violenta lite in famiglia che ha fatto scattare le manette ai polsi di un cubano residente a Montesilvano.
Il fatto è accaduto ieri in via Aldo Moro, a Pescara. L’uomo, nel corso di discussione molto accesa con la sua compagna, l’ha aggredita prima con calci e pugni, e poi colpendola con un pugnale al ventre. La polizia, giunta sul posto in seguito alla segnalazione dei vicini di casa della coppia, ha proceduto all’arresto del cubano, che ha 32 anni e risiede a Montesilvano. Il reato contestato è il tentato omicidio. Gli agenti, appena arrivati, si sono visti consegnare il pugnale dal condomino che poco prima era riuscito a sottrarre all’aggressore. Nel frattempo, al terzo piano, altri vicini cercavano di trattenere l’uomo, fortemente alterato. Sulle mani e sugli abiti indossati dal cubano c’erano diverse macchie di sangue. L’uomo aveva la custodia del pugnale inserita nei pantaloni. La donna, ascoltata dagli agenti, ha raccontato che la violenta lite con il compagno sarebbe sorta per motivi di gelosia e che, per schivare la lama, si era procurata anche una ferita alla mano destra, con cui aveva cercato di proteggersi l’addome. Il cubano, portato nella casa circondariale di Pescara, non sarebbe nuovo ad episodi del genere.