Sono rientrati nei parametri di legge i valori di escherichia coli (175 su un valore massimo di 500 MPN/100ml) ed enterococchi intestinali (31 su valore massimo 200 MPN/100ml) che ieri avevano superato i limiti nelle acque marine antistanti la foce del fiume Pescara a seguito di uno scarico anomalo nelle condotte fognanti. Il sindaco di Pescara revoca l’ordinanza di divieto di balneazione: è caccia al colpevole essendo stato uno sversamento volontario.
Sarà una domenica senza disagi e divieti nel tratto di mare pescarese coinvolto dal volontario sversamento di acido solforico – come ci ribadisce il sindaco sulla base dei dati e della ricostruzione dell’accaduto. E mentre va avanti la caccia al colpevole, probabilmente un’azienda-industria, il direttore generale dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta), Maurizio Dionisio, annuncia che i dati, tornati nella norma, sono già stati trasmessi al Comune per i conseguenti provvedimenti.
Ieri i tecnici Arta erano intervenuti immediatamente, prelevando campioni nelle acque antistanti via Leopardi e via Galilei nonché 100 metri verso sud rispetto al molo del porto turistico. Arta aveva anche predisposto analisi sui campioni rilevati nelle vasche del depuratore e alla foce del fiume Pescara, per determinare parametri microbiologici e chimici. Proprio in attesa degli esiti analitici dei campioni l’Arta aveva prospettato al Comune l’eventuale istituzione di un divieto di balneazione cautelativo, tenuto conto comunque che la foce del fiume è già compresa in una zona con divieto di balneazione permanente che si estende 50 metri a nord e 50 metri a sud della foce stessa. Indicazione che il sindaco Carlo Masci ha prontamente seguito firmando un’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione per circostanze eccezionali.
“Considerata la rilevanza degli accertamenti sulla qualità delle acque di balneazione per la salute dei bagnanti e per le economie locali – ha detto Dionisio – le attività dei laboratori
dell’Agenzia con i controlli nel tratto di mare interessato saranno incessanti, sette giorni su sette”.