L’amministrazione di Pescara tira dritto sul progetto per un sistema di trasporto pubblico elettrico non inquinante sulla Strada-parco. Tua, Regione e i Comuni di Pescara e Montesilvano ricorreranno al Consiglio di Stato contro la recente ordinanza del Tar che ha sospeso il progetto quando questo è ormai vicino alla sua definizione.
Questa mattina a Palazzo di città si è infatti svolto un incontro con tutte le parti interessate alla realizzazione dell’importante infrastruttura, ritenuta strategica per il futuro, e su cui i Comuni di Pescara e Montesilvano puntano in particolar modo per risolvere problemi ormai annosi di congestione del traffico asfissiante, che caratterizza le due località rivierasche, e per abbattere i livelli di inquinamento. Ai lavori hanno preso parte, su invito del sindaco Carlo Masci, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale – con delega ai Trasporti – Umberto D’Annuntiis, il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, il presidente della TUA, Giancarlo Giuliante, e i dirigenti, tecnici e amministrativi, degli enti coinvolti dal procedimento.
“La Tua ricorrerà al Consiglio di Stato contro la recente ordinanza del Tar che ha sospeso il progetto quando questo è ormai vicino alla sua definizione – ha detto il sindaco Carlo Masci – La società di trasporti sarà affiancata dalla Regione e dai Comuni di Pescara e Montesilvano. L’istanza sarà proposta da parte nostra, entro pochi giorni, all’organo di giurisdizione amministrativa di secondo grado. Il passaggio di mezzi elettrici non inquinanti su un percorso dedicato è in maniera palese l’unica alternativa al transito del trasporto pubblico su viale Bovio e sulla riviera. Non vedo alternative. Va sostenuto con forza che via Castellammare adriatico non può essere esclusiva di pochi a danno dell’interesse collettivo di un’intera città che sempre di più, negli orari di punta, si dimena in una situazione arrembante di file e incolonnamenti, difficile da sostenere per gli automobilisti e per la gente. Io sono fiducioso che la documentazione e le motivazioni che presenteremo agli organi di giustizia amministrativa possano trovare pieno accoglimento”.
Durante l’incontro è stato sottolineato come si stia cercando da troppo tempo di diffondere notizie infondate, a cominciare da quella del taglio di alberi, notizia che non trova alcun riscontro nelle planimetrie di progetto. I presenti hanno inoltre rimarcato la fondamentale importanza dell’opera nell’ottica del processo di transizione ecologica che il governo di Roma sta sostenendo. I convenuti hanno previsto un pronunciamento del Consiglio di Stato entro e non oltre tre mesi.
“Con la scelta di ricorrere al Consiglio di Stato, il sindaco Carlo Masci ha sancito che ‘non sussistono alternative praticabili’ al progetto illogico Filò, ponendo in tal modo a rischio tangibile di revoca il finanziamento del primo lotto, insieme a quello non ancora autorizzato di 62 milioni di Euro dei lotti aggiuntivi, ipotizzati nel progetto preliminare sottoposto all’approvazione del Ministero dei trasporti il 15 gennaio scorso. L’annunciato ricorso al Consiglio di Stato – a parere subordinato del Comitato Strada Parco Bene Comune– segnerà la débâcle della classe dirigente pescarese, a prescindere dall’esito che gli sarà riservato: posto che la scelta sconsiderata intrapresa priverà verosimilmente in via definitiva la città di un servizio di trasporto pubblico essenziale atteso vanamente da trent’anni. Ostinarsi nel mancato ascolto delle istanze civiche pluriennali, confermate nella loro fondatezza dalle decisioni puntuali assunte dal TAR Abruzzo, non porterà nulla di buono al benessere complessivo dei pescaresi”.