Un sabato dal sapore primaverile quello di oggi in Abruzzo: a farne le “spese” le norme anti covid e anti assembramenti a giudicare dalla tantissima gente a passeggio, ad esempio, a Pescara e Montesilvano. Per Confesercenti ” se non fosse per negozi, bar e ristoranti chiusi sembrerebbe un giorno qualsiasi senza zone rosse e virus. Situazione inaccettabile”.
“Nelle città della nostra provincia, specialmente a Pescara e Montesilvano, le strade sono state letteralmente inondate di persone nonostante la chiusura di negozi, bar e ristoranti: è la prova che gli esercenti non sono i responsabili degli assembramenti e non possono continuare ad essere incolpati”. Parole queste del direttore provinciale di Confesercenti Pescara Gianni Taucci.
“Nessuno critica il diritto allo sport o al movimento fisico in generale – spiega Taucci – ma oggi abbiamo visto strade piene, panchine prese d’assalto e gruppi di persone anche senza mascherina. Tutto ciò con i bar chiusi, i negozi chiusi, i ristoranti chiusi: questo dimostra che chi continua ad incolpare gli esercenti degli assembramenti degli scorsi weekend ha sbagliato bersaglio. Eppure sono solo le imprese del commercio e della ristorazione a pagare il prezzo più alto: questo è inaccettabile. Nonostante le polemiche i controlli continuano ad essere assolutamente insufficienti e questo rischia di prolungare la crisi delle nostre imprese”.